Forums Alimentazione Esistono alimenti da eliminare del tutto dalla dieta per prevenire il cancro ?

  • Questo topic ha 23 risposte, 13 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 04/12/2019 at 23:15 da Anonimo.
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    Risposte
  • #937

    Infatti nemmeno io credo agli alimenti da eliminare del tutto. Mantenere il peso giusto SÌ, IO ho il tetto massimo appena sforo di un chilo: DIETA!!
    Poi non mangio carne e latticini ma per scelta, non c’entra con la salute. …
    Grazie di averlo condiviso

    #947

    Io ho abbandonato zucchero, dolcificanti e farina raffinata. Per il resto mangio di tutto, pasta, riso integrale, poca carne (zero insaccati) e tanta verdura, scegliendo con attenzione la materia prima, provenienza, filiera ecc.

    #952
    uffola
    Moderatore

      Eliminato zucchero, dolcificanti, farine raffinate, latticini,poca carne e solo bianca, no solinacee..Per il resto mangio un po’ di tutto. ..E ogni tanto mi tolgo uno sfizio. Ad esempio domenica sera e tante volte anche sabato sera mangiamo la pizza…Con impasto integrale…ma me la gusto!

      #957
      tania
      Partecipante
        quote Uffola” pid=’590′ dateline=’1550242198:

        Eliminato zucchero, dolcificanti, farine raffinate, latticini,poca carne e solo bianca, no solinacee..Per il resto mangio un po’ di tutto. ..E ogni tanto mi tolgo uno sfizio. Ad esempio domenica sera e tante volte anche sabato sera mangiamo la  pizza…Con impasto integrale…ma me la gusto!

        Esattamente uguale)

        #958

        Però l’articolo dice che non c’è nessun fondamento scientifico in queste scelte…. (Lo dico anche per le mie, eh…)

        #960
        Anonimo

          Nell’articolo dice chiaramente che eliminare totalmente gli zuccheri è privo di senso.
          I latticini danno, in alcuni casi, una protezione contro il cancro.
          Ovviamente vanno usati con moderazione.
          Si legge anche che la totale eliminazione di alcuni cibi è frutto di mode o convinzioni personali non supportate
          dal punto di vista scientifico. Dal momento che la fonte è AIRC, che non sono certamente
          tra gli ultimi arrivati in fatto di cancro, sanno quello che dicono.
          Ho anche letto che le solanacee sono da evitare solo in presenza di malattie autoimmuni. Perché privarsi di
          fonti di vitamine (come i peperoni) se non si rientra in questo gruppo di malattie?

          #982
          beba2010
          Moderatore

            ho una posizione un po’ controcorrente rispetto alle eliminazioni di cibi che dovrebbero essere salvifiche in materia oncologica. in parte dipende dal fatto che ho avuto contatti diretti con persone che, in fase di malattia avanzata, hanno certamente accelerato la propria dipartita con assurde autoimposizioni e limitazioni che ne hanno certamente indebolito il fisico, in parte perché – per mia posizione, preciso, del tutto personale – ritengo che la convivenza obbligata con la malattia comporti un adattamento che non deve portare a peggiorare la propria situazione psicologica con rinunce faticose. non ci vuole il guru ampiamente pubblicizzato per spiegarci che bere un litro di cocacola tutti i giorni e mangiare solo coda alla vaccinara, ossobuco e babà alla crema forse non è la scelta giusta per garantirci una serena e lunga sopravvivenza: ormai anche i sassi sanno che la dieta variata e l’attività fisica sono fondamentali. però sono fermamente convinta, ad esempio, che, se eliminassi il cioccolato fondente e saltuari bicchieri di vino rosso, la mia capacità di affrontare quotidianamente l’idea di essere affetta da cancro e le chemioterapie che mi sciroppo ne uscirebbe significativamente peggiorata.

            #983
            silviach
            Partecipante
              quote Beba2010″ pid=’622′ dateline=’1550488506:

              ho una posizione un po’ controcorrente rispetto alle eliminazioni di cibi che dovrebbero essere salvifiche in materia oncologica. in parte dipende dal fatto che ho avuto contatti diretti con persone che, in fase di malattia avanzata, hanno certamente accelerato la propria dipartita con assurde autoimposizioni e limitazioni che ne hanno certamente indebolito il fisico, in parte perché – per mia posizione, preciso, del tutto personale – ritengo che la convivenza obbligata con la malattia comporti un adattamento che non deve portare a peggiorare la propria situazione psicologica con rinunce faticose. non ci vuole il guru ampiamente pubblicizzato per spiegarci che bere un litro di cocacola tutti i giorni e mangiare solo coda alla vaccinara, ossobuco e babà alla crema forse non è la scelta giusta per garantirci una serena e lunga sopravvivenza: ormai anche i sassi sanno che la dieta variata e l’attività fisica sono fondamentali. però sono fermamente convinta, ad esempio, che, se eliminassi il cioccolato fondente e saltuari bicchieri di vino rosso, la mia capacità di affrontare quotidianamente l’idea di essere affetta da cancro e le chemioterapie che mi sciroppo ne uscirebbe significativamente peggiorata.

              Concordo pienamente !

              #984
              Eli75
              Moderatore

                Beba anche io la penso come te!!
                Come sempre ci vuole un po’ di misura.

                Eli

                #985
                nimue
                Partecipante
                  quote Beba2010″ pid=’622′ dateline=’1550488506:

                  ho una posizione un po’ controcorrente rispetto alle eliminazioni di cibi che dovrebbero essere salvifiche in materia oncologica. in parte dipende dal fatto che ho avuto contatti diretti con persone che, in fase di malattia avanzata, hanno certamente accelerato la propria dipartita con assurde autoimposizioni e limitazioni che ne hanno certamente indebolito il fisico, in parte perché – per mia posizione, preciso, del tutto personale – ritengo che la convivenza obbligata con la malattia comporti un adattamento che non deve portare a peggiorare la propria situazione psicologica con rinunce faticose. non ci vuole il guru ampiamente pubblicizzato per spiegarci che bere un litro di cocacola tutti i giorni e mangiare solo coda alla vaccinara, ossobuco e babà alla crema forse non è la scelta giusta per garantirci una serena e lunga sopravvivenza: ormai anche i sassi sanno che la dieta variata e l’attività fisica sono fondamentali. però sono fermamente convinta, ad esempio, che, se eliminassi il cioccolato fondente e saltuari bicchieri di vino rosso, la mia capacità di affrontare quotidianamente l’idea di essere affetta da cancro e le chemioterapie che mi sciroppo ne uscirebbe significativamente peggiorata.

                  Sei un mito. E hai ragione da vendere.

                  #992

                  Ma infatti. Il problema si pone perché nella maggior parte dei casi le persone cercano una indicazione “terapeutica” su come alimentarsi e dal punto di vista strettamente medico trovano il nulla. L’oncologo dice “Mangi come vuole tanto non cambia nulla” e la risposta, comprensibilmente, non viene accettata. Molto raramente si viene indirizzati a una consulenza nutrizionale. Allora si cerca una soluzione e si trovano teorie senza basi scientifiche ma che rispondono alla esigenza della paziente di diventare parte attiva della cura, di potere controllare qualcosa.
                  Ci vorrebbe più attenzione a queste cose e ci vorrebbe una cura basate sull’ascolto delle esigenze, anche psicologiche.

                  Sono stata iscritta per un periodo a un gruppo FB di donne malate o ex malate sull’alimentazione “anti-cancro”. Ero interessata più alle ricette che alle teorie… ma ho visto atteggiamenti di una violenza intransigente inimmaginabile. Ricordo una donna che era nel gruppo perchè si era ammalata la madre, disperata perché l’anziana mamma in chemioterapia voleva assolutamente mangiare il purè di patate… e le patate no, il burro no, il formaggio no, non si può!!!
                  Mi immaginavo questa vecchietta in chemio, con le mucose in fiamme che voleva solo una ciotola di purè e la figlia talebana che gliela vietava per il suo bene!!! Che cattiveria.


                  quote Africa55″ pid=’599′ dateline=’1550313179:

                  Nell’articolo dice chiaramente che eliminare totalmente gli zuccheri è privo di senso.
                  I latticini danno, in alcuni casi, una protezione contro il cancro.
                  Ovviamente vanno usati con moderazione.
                  Si legge anche che la totale eliminazione di alcuni cibi è frutto di mode o convinzioni personali non supportate
                  dal punto di vista scientifico. Dal momento che la fonte è AIRC, che non sono certamente
                  tra gli ultimi arrivati in fatto di cancro, sanno quello che dicono.
                  Ho anche letto che le solanacee sono da evitare solo in presenza di malattie autoimmuni. Perché privarsi di
                  fonti di vitamine (come i peperoni) se non si rientra in questo gruppo di malattie?

                  Africa, i peperoni (così come le melanzane e le patate) generalmente vengono esclusi dalla “dieta Berrino”, perchè alimenti “infiammatori” ma credo che il principio sia basato più che altro sulla filosofia macrobiotica. La macrobiotica è un approccio alla nutrizione molto particolare che o lo si pratica del tutto (bravi loro!) oppure non so che senso abbia prenderne qualche principio e introdurlo in una dieta che macrobiotica non è…. 
                  Che te devo dì? 🙂


                  E dico un’ultima cosa: molte delle indicazioni che vengono date per una dieta “per prevenire il cancro al seno” (soya da evitare o non evitare, semi di lino, latte…) sono basate su come questi alimenti interferirebbero con gli ormoni.
                  Siccome il 70% delle donne ha una malattia ormonale passano come regole generiche, ma chi come me (e credo pure Africa) ha un triplo negativo può anche farci un’ulteriore tara.
                  Non abbiamo la “fortuna” di avere i farmaci e la prognosi (globalmente migliore) di un ormonale… perchè dobbiamo avere le stesse limitazioni? Pensiamoci e quando leggiamo che qualcosa è “sconsigliato”, cerchiamo di capire perchè lo è, magari non ci riguarda….

                  #994
                  giuseppem
                  Partecipante

                    Sono assolutamente d’accordo con Beba e Danny, però se la signora Grazia limitasse il consumo di cioccolatini e formaggi sarei più contento 😀

                    #1005

                    Anch’io, tripletta, sono sempre stata “invitata” a escludere soia e latte, dalla mia alimentazione..

                    #1007
                    beba2010
                    Moderatore

                      Danny, probabilmente è proprio quello il punto, sono d’accordo con te: credere di controllare qualcosa diventando parte attiva nella terapia. Il poter pensare “quella non ce l’ha fatta (o ha avuto secondarismi) perché mangiava il purè di patate, io non lo mangio e quindi ce la farò e non avrò secondarismi”. A volte si ha bisogno anche di autoconvincersi con sistemi analoghi, io continuo a preferire il cioccolato e il vino rosso di cui sopra.

                      #1020

                      Non siamo tutti uguali e nessuno sa davvero cosa è giusto fare…per quanto mi riguarda, però, ho risolto con pochi accorgimenti almeno trent’anni di disastri digestivi che i medici continuavano a definire psicosomatici. Non so se eviterò recidive ma di sicuro la mia vita è migliorata assai e non mi mancano di sicuro la farina 00 nè lo zucchero aggiunto, anzi ora la roba dolce mi da proprio fastidio.
                      Beba il cioccolato fondente mica fa male! E mica vogliamo privarci di un buon bicchiere di vino (magari bio e senza solfiti!)

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