Forums Alimentazione Esistono alimenti da eliminare del tutto dalla dieta per prevenire il cancro ?

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  • #104
    silviach
    Participant
      #937

      Infatti nemmeno io credo agli alimenti da eliminare del tutto. Mantenere il peso giusto SÌ, IO ho il tetto massimo appena sforo di un chilo: DIETA!!
      Poi non mangio carne e latticini ma per scelta, non c’entra con la salute. …
      Grazie di averlo condiviso

      #947

      Io ho abbandonato zucchero, dolcificanti e farina raffinata. Per il resto mangio di tutto, pasta, riso integrale, poca carne (zero insaccati) e tanta verdura, scegliendo con attenzione la materia prima, provenienza, filiera ecc.

      #952
      uffola
      Moderator

        Eliminato zucchero, dolcificanti, farine raffinate, latticini,poca carne e solo bianca, no solinacee..Per il resto mangio un po’ di tutto. ..E ogni tanto mi tolgo uno sfizio. Ad esempio domenica sera e tante volte anche sabato sera mangiamo la pizza…Con impasto integrale…ma me la gusto!

        #957
        tania
        Participant
          quote Uffola” pid=’590′ dateline=’1550242198:

          Eliminato zucchero, dolcificanti, farine raffinate, latticini,poca carne e solo bianca, no solinacee..Per il resto mangio un po’ di tutto. ..E ogni tanto mi tolgo uno sfizio. Ad esempio domenica sera e tante volte anche sabato sera mangiamo la  pizza…Con impasto integrale…ma me la gusto!

          Esattamente uguale)

          #958

          Però l’articolo dice che non c’è nessun fondamento scientifico in queste scelte…. (Lo dico anche per le mie, eh…)

          #960
          Anonymous

            Nell’articolo dice chiaramente che eliminare totalmente gli zuccheri è privo di senso.
            I latticini danno, in alcuni casi, una protezione contro il cancro.
            Ovviamente vanno usati con moderazione.
            Si legge anche che la totale eliminazione di alcuni cibi è frutto di mode o convinzioni personali non supportate
            dal punto di vista scientifico. Dal momento che la fonte è AIRC, che non sono certamente
            tra gli ultimi arrivati in fatto di cancro, sanno quello che dicono.
            Ho anche letto che le solanacee sono da evitare solo in presenza di malattie autoimmuni. Perché privarsi di
            fonti di vitamine (come i peperoni) se non si rientra in questo gruppo di malattie?

            #982
            beba2010
            Moderator

              ho una posizione un po’ controcorrente rispetto alle eliminazioni di cibi che dovrebbero essere salvifiche in materia oncologica. in parte dipende dal fatto che ho avuto contatti diretti con persone che, in fase di malattia avanzata, hanno certamente accelerato la propria dipartita con assurde autoimposizioni e limitazioni che ne hanno certamente indebolito il fisico, in parte perché – per mia posizione, preciso, del tutto personale – ritengo che la convivenza obbligata con la malattia comporti un adattamento che non deve portare a peggiorare la propria situazione psicologica con rinunce faticose. non ci vuole il guru ampiamente pubblicizzato per spiegarci che bere un litro di cocacola tutti i giorni e mangiare solo coda alla vaccinara, ossobuco e babà alla crema forse non è la scelta giusta per garantirci una serena e lunga sopravvivenza: ormai anche i sassi sanno che la dieta variata e l’attività fisica sono fondamentali. però sono fermamente convinta, ad esempio, che, se eliminassi il cioccolato fondente e saltuari bicchieri di vino rosso, la mia capacità di affrontare quotidianamente l’idea di essere affetta da cancro e le chemioterapie che mi sciroppo ne uscirebbe significativamente peggiorata.

              #983
              silviach
              Participant
                quote Beba2010″ pid=’622′ dateline=’1550488506:

                ho una posizione un po’ controcorrente rispetto alle eliminazioni di cibi che dovrebbero essere salvifiche in materia oncologica. in parte dipende dal fatto che ho avuto contatti diretti con persone che, in fase di malattia avanzata, hanno certamente accelerato la propria dipartita con assurde autoimposizioni e limitazioni che ne hanno certamente indebolito il fisico, in parte perché – per mia posizione, preciso, del tutto personale – ritengo che la convivenza obbligata con la malattia comporti un adattamento che non deve portare a peggiorare la propria situazione psicologica con rinunce faticose. non ci vuole il guru ampiamente pubblicizzato per spiegarci che bere un litro di cocacola tutti i giorni e mangiare solo coda alla vaccinara, ossobuco e babà alla crema forse non è la scelta giusta per garantirci una serena e lunga sopravvivenza: ormai anche i sassi sanno che la dieta variata e l’attività fisica sono fondamentali. però sono fermamente convinta, ad esempio, che, se eliminassi il cioccolato fondente e saltuari bicchieri di vino rosso, la mia capacità di affrontare quotidianamente l’idea di essere affetta da cancro e le chemioterapie che mi sciroppo ne uscirebbe significativamente peggiorata.

                Concordo pienamente !

                #984
                Eli75
                Moderator

                  Beba anche io la penso come te!!
                  Come sempre ci vuole un po’ di misura.

                  Eli

                  #985
                  nimue
                  Participant
                    quote Beba2010″ pid=’622′ dateline=’1550488506:

                    ho una posizione un po’ controcorrente rispetto alle eliminazioni di cibi che dovrebbero essere salvifiche in materia oncologica. in parte dipende dal fatto che ho avuto contatti diretti con persone che, in fase di malattia avanzata, hanno certamente accelerato la propria dipartita con assurde autoimposizioni e limitazioni che ne hanno certamente indebolito il fisico, in parte perché – per mia posizione, preciso, del tutto personale – ritengo che la convivenza obbligata con la malattia comporti un adattamento che non deve portare a peggiorare la propria situazione psicologica con rinunce faticose. non ci vuole il guru ampiamente pubblicizzato per spiegarci che bere un litro di cocacola tutti i giorni e mangiare solo coda alla vaccinara, ossobuco e babà alla crema forse non è la scelta giusta per garantirci una serena e lunga sopravvivenza: ormai anche i sassi sanno che la dieta variata e l’attività fisica sono fondamentali. però sono fermamente convinta, ad esempio, che, se eliminassi il cioccolato fondente e saltuari bicchieri di vino rosso, la mia capacità di affrontare quotidianamente l’idea di essere affetta da cancro e le chemioterapie che mi sciroppo ne uscirebbe significativamente peggiorata.

                    Sei un mito. E hai ragione da vendere.

                    #992

                    Ma infatti. Il problema si pone perché nella maggior parte dei casi le persone cercano una indicazione “terapeutica” su come alimentarsi e dal punto di vista strettamente medico trovano il nulla. L’oncologo dice “Mangi come vuole tanto non cambia nulla” e la risposta, comprensibilmente, non viene accettata. Molto raramente si viene indirizzati a una consulenza nutrizionale. Allora si cerca una soluzione e si trovano teorie senza basi scientifiche ma che rispondono alla esigenza della paziente di diventare parte attiva della cura, di potere controllare qualcosa.
                    Ci vorrebbe più attenzione a queste cose e ci vorrebbe una cura basate sull’ascolto delle esigenze, anche psicologiche.

                    Sono stata iscritta per un periodo a un gruppo FB di donne malate o ex malate sull’alimentazione “anti-cancro”. Ero interessata più alle ricette che alle teorie… ma ho visto atteggiamenti di una violenza intransigente inimmaginabile. Ricordo una donna che era nel gruppo perchè si era ammalata la madre, disperata perché l’anziana mamma in chemioterapia voleva assolutamente mangiare il purè di patate… e le patate no, il burro no, il formaggio no, non si può!!!
                    Mi immaginavo questa vecchietta in chemio, con le mucose in fiamme che voleva solo una ciotola di purè e la figlia talebana che gliela vietava per il suo bene!!! Che cattiveria.


                    quote Africa55″ pid=’599′ dateline=’1550313179:

                    Nell’articolo dice chiaramente che eliminare totalmente gli zuccheri è privo di senso.
                    I latticini danno, in alcuni casi, una protezione contro il cancro.
                    Ovviamente vanno usati con moderazione.
                    Si legge anche che la totale eliminazione di alcuni cibi è frutto di mode o convinzioni personali non supportate
                    dal punto di vista scientifico. Dal momento che la fonte è AIRC, che non sono certamente
                    tra gli ultimi arrivati in fatto di cancro, sanno quello che dicono.
                    Ho anche letto che le solanacee sono da evitare solo in presenza di malattie autoimmuni. Perché privarsi di
                    fonti di vitamine (come i peperoni) se non si rientra in questo gruppo di malattie?

                    Africa, i peperoni (così come le melanzane e le patate) generalmente vengono esclusi dalla “dieta Berrino”, perchè alimenti “infiammatori” ma credo che il principio sia basato più che altro sulla filosofia macrobiotica. La macrobiotica è un approccio alla nutrizione molto particolare che o lo si pratica del tutto (bravi loro!) oppure non so che senso abbia prenderne qualche principio e introdurlo in una dieta che macrobiotica non è…. 
                    Che te devo dì? 🙂


                    E dico un’ultima cosa: molte delle indicazioni che vengono date per una dieta “per prevenire il cancro al seno” (soya da evitare o non evitare, semi di lino, latte…) sono basate su come questi alimenti interferirebbero con gli ormoni.
                    Siccome il 70% delle donne ha una malattia ormonale passano come regole generiche, ma chi come me (e credo pure Africa) ha un triplo negativo può anche farci un’ulteriore tara.
                    Non abbiamo la “fortuna” di avere i farmaci e la prognosi (globalmente migliore) di un ormonale… perchè dobbiamo avere le stesse limitazioni? Pensiamoci e quando leggiamo che qualcosa è “sconsigliato”, cerchiamo di capire perchè lo è, magari non ci riguarda….

                    #994
                    giuseppem
                    Participant

                      Sono assolutamente d’accordo con Beba e Danny, però se la signora Grazia limitasse il consumo di cioccolatini e formaggi sarei più contento 😀

                      #1005

                      Anch’io, tripletta, sono sempre stata “invitata” a escludere soia e latte, dalla mia alimentazione..

                      #1007
                      beba2010
                      Moderator

                        Danny, probabilmente è proprio quello il punto, sono d’accordo con te: credere di controllare qualcosa diventando parte attiva nella terapia. Il poter pensare “quella non ce l’ha fatta (o ha avuto secondarismi) perché mangiava il purè di patate, io non lo mangio e quindi ce la farò e non avrò secondarismi”. A volte si ha bisogno anche di autoconvincersi con sistemi analoghi, io continuo a preferire il cioccolato e il vino rosso di cui sopra.

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