Forums › Le nostre storie › Cardiotossicita da chemioterapia
- This topic has 6 replies, 5 voices, and was last updated 06/03/2024 at 18:33 by Ross.
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29 Febbraio 2024 at 19:13 #18930
Care Dure,
apro questo post anche in seguito all’invito che mi ha proposto il presidio Humanitas dove sono seguita per il follow up. Infatti il reparto di oncologia è stato integrato con un nuovo ambulatorio quello di cardiooncologia. Sono pertanto stata invitata a sottopormi ad ecocardiogramma ed elettrocardiogramma per valutare la salute del mio cuore che, come tante di noi si è sorbito chemioterapia e transtuzumab essendo her 2+++ (e non è propio un toccasana per il cuore).
Per fortuna tutto bene, anche se sono presenti alcune extrasistole (ma mi hanno spiegato che essendo sovraventricolari sono meno pericolose), devo ritornare tra un anno per un ulteriore controllo. Anche la terapia ormonale puo’ creare problemi a livello cardiaco e cardiovascolare (ed io me la sorbisco tutti i giorni da sette anni).
Non bastavano tutti gli accertamenti ai quali sono/siamo sottoposte semestralmente e annualmente, ora ci volevano anche i controlli cardiaci..mi hanno spiegato che sono accertamente necessari in quanto se individuati tempestivamente eventuali poroblemi questi si possono trattare con successo..Quando mi veniva praticato il transtuzumab in effetti mi veniva richiesto un ecocardiogramma ogni quattro mesi ma, successivamente, non mi è mai piu’ stato indicato nessun esame cardiaco compreso tra gli esami in follow up..
E voi care Dure? Vi prendete cura del vostro cuore?
29 Febbraio 2024 at 19:52 #18931Grazie per le info Mauraanna, a me appena ho iniziato Enerthu, hanno richiesto eco cardiogramma, ma perché questo farmaco come anche altri può appunto causare tossicità a livello cardiaco. Non so se andando avanti mi faranno fare qualche altro controllo. Buona serata 🤗
2 Marzo 2024 at 13:31 #18934Anche io ero sotto controllo per il cuore durante le infusioni di Herceptin- anche per 1 o 2 anni al termine della cura.
Giustissimo prendersi cura del proprio corpo a 360 gradi.
Eli
2 Marzo 2024 at 18:07 #18941ciao Mauraanna, anche a me anni fa sono state riscontrate delle extrasistole sopraventricolari e da allora prendo il bisoprololo a dose minima; al controllo cardiologico annuale non si sono più evidenziate. Dopo il caelyx (chemio adiuvante), potenzialmente cardiotossico, per qualche anno ho fatto anche un ecocardio oltre all’ecg; l’ecocardio non aveva mai mostrato anomalie. L’anno scorso, a 7 anni dalla fine della chemio, mi hanno detto che non era più necessario (anzi, ho scoperto che avrei dovuto farlo solo per i primi 2 anni !). Quest’anno mi hanno detto di diradare i controlli ma preferisco mantenere un controllo annuale vista l’importanza del cuore.
6 Marzo 2024 at 16:19 #18969Buongiorno mauraanna
E Buongiorno a tutte carissime!
Io col cuore ho avuto un evento molto importante e quando ho iniziato fulvestrand e dopo chemio avevo sempre chiesto il rischio quale fosse essendo portatrice di due difetti valvolari mitralica e tricuspide! Non succede nulla tranquilla… fino a dicembre…
Comunque il linfoedema lo gestisco bene e il versamento pleurico è sempre stabile!!! Sono 2 mesi che è rimasto stabile😍 allora mi chiedo se nel versamento precedente che magari mi portavo da mesi non avesse peggiorato per le terapie. Comunque alla visita inps il medico si è sbilanciato e quando ha visto il tamponamento cardiaco e l’interruzione della chemio ha subito supposto che poteva essere dipeso dalla chemio.
<p style=”text-align: left;”>Non siamo tutte uguali e ognuna di noi durante le terapie reagisce in maniera diversa fisicamente parlando. 5 anni fa feci chemio e a parte i primi 10 giorni, gli altri avevo un grande recupero! Era lo stesso un taxano associato al cisplatino quindi una chemio più tosta.</p>6 Marzo 2024 at 18:24 #18972Cara Ross,
veramente contenta di ritrovrti in questo spazio e direi..che mi sembri abbastanza in forma!! Da quanto mi hanno detto in Ospedale la chemio è cardiotossica a prescindere ed è per questo che cercano di sensibilizzare il paziente, anche in mancanza di evidenti disturbi, a sottoporsi ai controlli cardiaci del caso, questo non solo mentre gli viene praticata la terapia ma anche successivamente.
Forse, la tua situazione di partenza a livello cardiaco poteva essere monitorata meglio, ma questo è solo una mia opinione. Da quanto mi hanno detto, ultimamente e forse a seguito di studi mirati sull’argomento, si è preso coscienza che il cuore non solo deve essere molto monitorato durante i trattamenti chemioterapici ma anche dopo; gli accertamenti cardiaci, anche in follow up, devono essere prescritti al pari degli altri esami standard (nel mio caso si sono svegliati dopo un po’ di anni…comunque meglio tardi che mai..)..
Ti abbraccio cara Ross, a presto
6 Marzo 2024 at 18:33 #18974Esatto mauraanna!
Non mi hanno mai voluto controllare il cuore seppur insistevo portando la documentazione! Ne durante la prima chemio, ne con la radioterapia allo sterno (zona sensibilissima per il cuore) ne con le due terapie e ne con l’ultima chemio… e ho tanto insistito il giorno della prima toracentesi quando allo iov la oncologa mi disse che essendoci progressione restava solo la chemio come terapia e a distanza di soli 5gg dalla prima sacca e a soli 15gg dalle ultime iniezioni di fulvestrant (dove il lento rilascio sarebbe durato per 28gg…)! Mi rispose che il taxano in infusione non era carsiotossico ma lo è la chemio in pastiglie a causa degli additivi… c’è da commentare?
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