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10 Luglio 2019 at 14:57 #192
Ecco a voi gli ultimi aggiornamenti sul Ribociclib ( domani inizierò il mio 28° ciclo!!!!)
Presentati a Chicago i risultati di una cura che migliora nettamente la sopravvivenza: Ribociclib è il primo inibitore CDK4/6 a dimostrare una sopravvivenza così alta nelle donne giovani con un carcinoma avanzato o metastatico
Una delle presentazioni più attese a Chicago, al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology, quella del tumore al seno avanzato o metastatico nelle donne giovani e giovanissime. Sotto i 39 anni, infatti, i casi di tumore al seno aggressivo stanno aumentando. E, per la prima volta, uno degli ultimi farmaci approvati per questa malattia ha dimostrato di riuscire ad aumentare la sopravvivenza complessiva (e non solo quella libera da progressione della malattia). Parliamo del ribociclib: dopo 42 mesi di follow-up, la sopravvivenza globale è stata del 70% per le donne trattate in prima linea con la combinazione ribociclib più terapia ormonale standard, rispetto al 46% di chi è stato trattato con la sola terapia ormonale standard (un inibitore dell’aromatasi o tamoxifen). Complessivamnte, il rischio di morte risulta ridotto del 29%. Sono questi i risultati finali dello studio MONALEESA-7, pubblicati anche sul New England Journal of Medicine.
“Risultati così d’impatto sono quelli che speriamo di osservare in ogni studio clinico e raggiungerlo in una malattia inguaribile come il tumore al seno metastatico è un incredibile avanzamento per le pazienti”, commenta Sara Hurvitz, Medical Director della Jonsson Comprehensive Cancer Center Clinical Research Unit e Director of the Breast Cancer Clinical Trials Program presso UCLA.
Lo studio
Ribociclib è un inibitore delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6, due proteine che sottostanno alla progressione del tumore), approvato in Europa alla fine dello scorso anno per il trattamento di prima linea delle donne in premenopausa con un tumore al seno avanzato o metastatico, positivo ai recettori ormonali (HR+/HER2-). Lo studio MONALEESA-7 (di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo) ha riguardato 672 pazienti tra 18 e 59 anni. Questi risultati, raggiunti in anticipo rispetto a quanto atteso, aggiungono informazioni sia sull’efficacia sia sul profilo di sicurezza del farmaco, che risulta essere particolarmente attivo contro le CDK4: molecole che sembrano essere davvero cruciali nello sviluppo del tumore al seno e nella sua progressione. Ed è importante che anche l’Italia abbia partecipato. “Abbiamo avuto un ruolo da protagonista nel programma di ricerca clinica per lo sviluppo di ribociclib con circa 1.000 pazienti inclusi negli studi – afferma Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Senologia all’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale di Napoli – l’obiettivo è la cronicizzazione del carcinoma mammario metastatico. Un traguardo sempre più vicino”.
Il significato della sopravvivenza globale
L’aumento di sopravvivenza generale è un obiettivo difficile da raggiungere: è una misura diretta (al contrario della sopravvivenza libera da malattia) per capire se il trattamento è realmente in grado di aumentare l’aspettativa di vita delle persone colpite dal tumore. Dimostrare che un farmaco può aumentare la sopravvivenza generale è spesso difficile negli studi clinici, sia perché richiede di seguire i pazienti per tutta la loro vita, sia perché spesso questi ricevono molte linee di trattamento e la variabilità nella sequenza in cui vengono assunti può rendere difficile misurare in modo corretto questo parametro.
Il tumore al seno metastatico
Il tumore al seno metastatico è la principale causa di morte per malattia oncologica nelle donne, in particolare nella fascia più giovane, tra 29 e 59 anni. Il rischio di sviluppare metastasi dopo una prima diagnosi di tumore al seno è stimata intorno al 20-30%. Nel caso di tumore sensibile agli ormoni femminili, un rischio sembra permanere anche dopo oltre 10 anni dalla prima diagnosi. In Italia una prima stima dei registri tumori (Airtum), indica che le donne che oggi vivono in Italia con tumore metastatico siano oltre 37 mila, ma non esiste ancora un registro ad hoc che tenga conto di incidenza e prevalenza reali. “Le donne giovani con un tumore metastatico vivono una condizione difficilissima”, conclude MJ DeCoteau, Executive Director della non profit canadese Rethink Breast Cancer: “Possono essere studentesse, mamme o appena all’inizio della loro carriera. Sapere che un trattamento già approvato ha dimostrato di poterle aiutare a vivere più a lungo è molto importante e dà speranza”.19 Luglio 2019 at 22:04 #207128 esimo ciclo con Ribociclib?
21 Luglio 2019 at 11:59 #2080Sì esatto…28 cicli…Due anni e 1 mese
28 Luglio 2019 at 07:16 #2130Anch’io ho iniziato il Ribociclib (più Decapeptyl e letrozolo)..come sono gli effetti collaterali nel tempo? Io ho metastasi epatiche scoperte subito dopo l’ intervento per ca al seno di 6 mm (con linfonodo sentinella negativo). La prossima Tac di controllo ce l’ ho a settembre e ci dira’ se la terapia sta funzionando o meno (non ho capito se il farmaco evita la progressione oppure agisce anche nel senso di far regredire la malattia…)
28 Luglio 2019 at 11:58 #2132Come effetti ti posso dire su di me. Nausea, reflusso e stanchezza. ..Tutto gestibile. L’obiettivo è quello di non far progredire la malattia. ..Nel mio caso ( io ho mts ossee ) tra ribociclib, denosumab e radioterapia le lesioni si sono addensate tutte. E ho tac stabili da un anno e mezzo. Anche io a settembre ho la tac di controllo. ..
Tanti xxxxx a entrambe allora!!!
Un abbraccio forte
Solo una cosa. Al posto del decapeptyl faccio la puntura di goserelin. Secondo me è molto meglio rispetto al deca (che ho fatto per 5 anni). Ho la sensazione di tollerarla meglio.
Unica nota negativa. ..Ha un ago pauroso. .E ogni volta sembra di fare un piercing. A differenza del deca si fa sotto cute sulla pancia…28 Luglio 2019 at 20:40 #2137Ciao anch’io in cura con ribociclib letrozolo e Denosumab, questo mese niente Denosumab per ipocalcemia.
Anche voi prendete antidolorifici? Sono al terzo ciclo e anche a me pesa tanto la stanchezza.
Un abbraccio forte!
P.s. anch’io controlli a settembre!29 Luglio 2019 at 20:45 #2156Grazie per le risposte! Katia io venerdì finisco il primo ciclo, non prendo antidolorifici, per ora ho solo due fastidi dalla terapia, difficoltà di vista la sera (leggero sdoppiamento delle immagini) e una neuropatia alle mani e ai piedi di cui però ancora non ho parlato con l’ oncologa…entrambi riesco a sopportarli. Per la difficoltà di vista farò una risonanza magnetica per vedere il nervo ottico, l’ oncologa mi ha detto che può essere un effetto collaterale della terapia e infatti i problemi sono iniziati subito dopo che l’ ho iniziata…voi avete avuto questi effetti anche solo all’ inizio oppure è una mia risposta personale?
Uffola che significa che le metastasi si sono addensate?31 Luglio 2019 at 05:43 #2168Che l’osso si è calcificato. Le cellule sane hanno ricostruito Dove c’erano quelle tumorali.
Riguardo la vista io ho avuto un calo..di poco ma c’è stato.
Antidolorifici. ..nessuno da un anno. Il primo periodo invece prendevo di tutto e di più. Però tenete conto che ho usato le stampelle per 8 mesi…La bb mi aveva seriamente compromesso l’anca..31 Luglio 2019 at 15:07 #2177Io ho notato un abbassamento della vista, e tanta stanchezza.
Riesco a lavorare per mantenere il posto dato che il mio contratto termina a novembre e poi probabilmente mi assumerebbero, ma solo quello, a casa riesco a fare il minimo indispensabile e tante volte nemmeno quello.31 Luglio 2019 at 19:49 #2181Io ho richiesto il part time a 6 ore, prendo tutti i giorni due ore di 104. Così lavoro 4 ore. È il mio massimo. Dopo che prendo le pastiglie a pranzo inizia sempre tanta stanchezza. .Non riuscirei a lavorare di più. Così poi il pomeriggio con calma faccio le varie cose in casa
31 Luglio 2019 at 20:19 #2182Io faccio due giornate intere quindi rimango impegnata 9 ore perche non torno all’intervallo, tre GG invece faccio quattro ore. Ma il pomeriggio dormo non ne posso fare a meno, prendo 75 di palexia al mattino e alla sera,e la sera anche 25 di lyrica.
11 Agosto 2019 at 16:15 #2256Grazie ragazze per le vostre risposte, sapere che ci siete mi fa sentire meno sperduta…
Uffola sono molto felice per te per il risultato positivo della cura, è una bellissima notizia!! Io il 9 ho fatto le prime analisi di controllo e i globuli bianchi sono scesi a metà del valore minimo, l’ oncologa mi ha detto di sospendere il Ribociclib per altri 10 gg per dare il tempo al midollo osseo di riformarli…a voi è capitato? Spero risalgano e quindi di poter riprendere la terapia.
Per ora non ho stanchezza (forse perchè sono al primo ciclo), i problemi di vista con l’ interruzione del Ribo sono spariti, invece venerdì, il giorno dopo la puntura dell’ Enantone (l’ altra volta ho scritto che ho fatto il Decap., ma mi sono sbagliata!) sono stata emotivamente malissimo: non so se è stato tornare in ospedale che mi ha fatto ripiombare nella consapevolezza di avere un ca dopo che mi ero molto distratta e stavo di nuovo abbastanza bene sia fisicamente che emotivamente, oppure è stato proprio l’ effetto del farmaco: il giorno successivo ho pianto spessissimo e mi sono tornati tanti pensieri tristi, oggi sto un po’ meglio, ma ancora l’ umore è giù…secondo voi può essere stata la puntura a stravolgermi così repentinamente?12 Agosto 2019 at 11:53 #2258Carissima riguardo i globuli mi è capitato spesso. Sto affrontando le terapie con la giusta continuità dopo che mi hanno abbassato il dosaggio. Riguardo i pianti. ..Non credo sia stata la puntura. In menopausa tutte le donne sono più nervose e sensibili. Secondo me è un momento. ..che è normale che ci sia. Hai bisogno di piangere? Fallo senza porti troppi problemi. ..sfogati. .Io ogni tanto mi faccio di quei pianti. Poi dopo Sto un pochino meglio. Recupero lucidità e cerco di tornare ad affrontare tutto questo. La nostra è una situazione difficile. ..viviamo momenti di forte paura e smarrimento perciò è naturale che ci siano momenti di sconforto. L’importante è non arrendersi mai…
Lo dico un po’ anche a me stessa intanto che lo scrivo a te
Un abbraccio forte forte ❤6 Settembre 2019 at 15:54 #2347Ciao ragazze! Avevo scritto già un messaggio, ma con il cellulare a volte nell’ invio me li cancella…pensavo di ritrovarlo invece non c’ è ?, da ora prima di inviarli faro’ copia…!
Sono tornata dalle vacanze e sto finendo il secondo ciclo con il ribociclib, i fastidi che sento riesco a tollerarli abbastanza (in vacanza mi dimenticavo a volte di avere il ca…forse complice la distrazione sono stata bene!). Ho prima tac di controllo per vedere se la terapia sta funzionando il 21 settembre, domani invece ho la puntura dell’ enantone, spero che non mi faccia l’ effetto dell’ altra volta altrimenti chiederò all’ oncologa di provare con qualcos’altro. Vi mando un grande abbraccio e speriamo in questa cura e nella ricerca!
7 Dicembre 2019 at 12:36 #3272Ciao ragazze, come va? Io sto finendo il 6 ciclo con Ribociclib, lo tollero abbastanza bene tranne che per l’ aspetto delle infiammazioni alle parti intime…adesso sto attentissima all’ alimentazione e metto un gel e una crema, sto pensando di fare il trattamento Monnalisa touch…a volte mi viene voglia di mollare la terapia, poi penso che ho un bambino di tre anni e lotto per lui! Ho la seconda tac di controllo a fine gennaio, all’ ultima è risultato che le metastasi al fegato sono stabili, l’ oncologa mi ha detto che è un ottimo risultato perché vuol dire che la terapia sta funzionando, spero di iniziare a vederle cicatrizzate, anche se ci sono chemioterapie più toste anche la nostra non è una passeggiata, spero un giorno di poter continuare solo con il letrozolo e …un giorno di smettere ogni terapia!
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