Forums › La malattia avanzata › Ciao Mamma…
- This topic has 20 replies, 16 voices, and was last updated 18/07/2022 at 07:40 by fallenangel.
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23 Giugno 2022 at 11:00 #12791
Ho pensato tanto se scrivere o meno questo messaggio, ma alla fine mi sembrava doveroso e forse mi potrà dare conforto poter condividere con voi il mio dolore. Non tutti mi conoscono, ero decisamente più attivo nel vecchio forum, soprattutto per questioni di tempo, ma continuavo a leggervi con piacere e affetto. Sono figlio di una grande donna che, purtroppo, è venuta a mancare la scorsa settimana, dopo oltre 10 anni di malattia (non mi piace parlare di lotta o battaglia, perché sembrerebbe che mia madre si sia arresa, ma non è cosi). Mamma ha scoperto le metastasi ossee dalla prima diagnosi nel 2012 e fino a 2 mesi prima della sua morte è rimasta in piedi, con una forza d’animo e un coraggio che fatico a quantificare. Seguiva una terapia del dolore a pastiglie, ma guardando le ultime tac non so come abbia fatto a sopportare e gestire il dolore “soltanto” con quelle. Mamma era una persona riservata, altruista, gentile, che a molti appariva “guarita” dopo i primi anni di trattamento (radioterapie e ormonoterapia prima, chemio dopo), perché preferiva lasciare il male che aveva dentro in secondo piano, senza mai farsi sopraffare o lamentarsi con gli altri. I momenti difficili ci sono stati, le nausee, i dolori più forti in alcuni periodi, la spossatezza, la stanchezza che la teneva a letto contro la sua volontà: tuttavia in oltre un decennio è riuscita a mantenere una buona qualità della vita. A volte penso che negli ultimi due anni qualcosa sia stato sottovalutato durante i controlli, che qualche scelta da parte sua e dei medici non sia stata corretta, che l’emergenza Covid abbia intralciato in qualche modo l’azione necessaria per evitare il tracollo: tutte spiegazioni che tento di darmi per evitare di guardare in faccia la realtà.
Con questo non voglio togliere speranza a chi con questo schifo di malattia ci sta avendo a che fare e che ora sta leggendo il mio flusso di pensieri: ogni persona è differente, così come il cancro e la risposta ai trattamenti. È vero, al 4° stadio raramente si guarisce, ma se mamma è arrivata fino al 2022 con un quadro diagnostico cosi complesso, vi posso garantire che per molte altre l’aspettativa può essere sorprendente. In tutti questi anni mi sono reso conto di come la medicina abbia fatto passi da gigante, soprattutto per il tumore al seno, anche nelle sue fasi più avanzate, ed è anche grazie ad essa che ho potuto godere della presenza di mia madre per un lungo periodo, ben oltre le mie aspettative al momento della prima diagnosi: pensavo che l’avrei persa in pochi mesi, forse 1 o 2 anni, e invece la storia è andata diversamente. È vero, quando passa cosi tanto tempo poi ti abitui e ti illudi che tutto possa succedere, che ad ogni progressione si possa trovare sicuramente la soluzione per bloccare e addirittura ridurre l’avanzamento. Cosi non è stato, ma non riesco ad essere totalmente distrutto: in tutto questo dolore, in tutta questa nostalgia di aver perso una delle persone più importanti della mia vita, riesco a scorgere anche degli sprazzi di positività, di gratitudine per aver avuto la possibilità di averla avuta accanto fino alla scorsa settimana.
Lei rappresenterà per me un esempio da seguire, per il modo in cui ha affrontato la malattia e la morte, cose che nella vita moderna sono un tabù e ma che, invece, dovrebbero servirci a vivere meglio e con pienezza questi pochi anni qui sulla Terra. Una persona che ha una patologia come un cancro in stadio avanzato è costretto ad avere questa consapevolezza, ogni giorno dalla sua diagnosi, come fu per mamma. Ma lei decise, dopo tutta la rabbia, la disperazione e il dolore di quella scoperta, di non morire “in anticipo”: con questo intendo dire sentirsi già morti prima di esserlo davvero, abbandonarsi, sentirsi terrorizzati e incapaci di reagire. Che senso ha? Ogni istante non va sprecato, ogni respiro conta, ogni secondo ha un senso. Questo significa ignorare che un giorno arriverà la fine? Assolutamente no, quella ci sarà comunque e lo farà nella maggior parte dei casi in modo diverso da ciò che ci aspettiamo, che sia per cancro o per altro. Ma fino a quel momento siamo qui, vivi, forse un po’ acciaccati, magari depressi e tristi, ma vivi. Questo stato d’animo ha aiutato mamma a superare i 10 anni, insieme alle terapie che continuano a migliorare, che rendono la vita delle persone sempre più degne di essere vissute. Parlavo spesso di voi con mamma, le raccontavo le vostre storie, i consigli, i tipi di trattamenti che facevate e gli effetti collaterali, e le serviva tantissimo, perché si sentiva parte di una famiglia, di una comunità di persone che condivideva lo stesso problema. È anche per questo che ho deciso di continuare a seguirvi, di aiutarvi e supportarvi anche dopo la sua assenza: lei sarà sempre parte di me e so che lei lo vorrebbe. Il cancro al seno fa sempre meno paura e il tumore al seno metastatico non è una condanna a morte come in passato: la storia di mamma, benché non ci sia più, ne è comunque una conferma e spero che possa aiutarvi a convincervi che la vita, nonostante la malattia, può essere ancora lunga, di qualità e da assaporare istante per istante. Ciao Mamma.23 Giugno 2022 at 13:10 #12793Ciaoo…
Mi dispiace tanto per tua mamma… non trovo le parole…😔…
Questa cosa del covid ci pensavo…
Anche delle lesioni ossei..si trattano abbastanza bene…
Non trovo le parole..😔..quando c’è una perdita di una di noi…è un dolore straziante…23 Giugno 2022 at 13:25 #12794Carissimo, è stato davvero difficile leggere fino in fondo tuo messaggio, che definirei profonda riflessione su vita-amore- morte, a causa degli occhi che mi si riempivano di lacrime.
Mi consola cogliere una certa serenità nel tuo dolore, che penso ti sia stata trasmessa dalla tua mamma con il suo atteggiamento di persona che sa guardare in faccia alla realtà.
Spero che tu possa continuare a stare al nostro fianco; anche le dure per quanto forti siano, hanno sempre bisogno di veri duri.
Un fortissimo abbraccio23 Giugno 2022 at 13:30 #12795Brava Aster tu trovato le giuste parole…
🙏🤦♀️😔💕23 Giugno 2022 at 13:43 #12796Fallenangel, qui sarai sempre a casa.
Le tue parole toccano il punto chiave: cosa è più difficile di godere ogni attimo e contemporaneamente non essere ossessionati dalla fine, un binomio di tensioni che sembrano in contraddizione? E tutti noi, piccoli esserini imperfetti e mortali dovremmo impostare le nostre irrilevanti vite su questi due opposti, cancro o non cancro.
Un grande abbraccio e un pensiero per la tua grande mamma. Dieci anni sono un prezioso regalo, nonostante tutto.23 Giugno 2022 at 14:34 #12797Grazie mille davvero a tutte voi ragazze, non immaginate quanto mi dia conforto leggere i vostri messaggi. Non ho voluto approfondire la storia clinica di mamma per questioni di spazio ma volevo specificare una cosa: le lesioni ossee sono state le prime, ma negli anni ce ne sono state altre (fegato, milza, ultimamente anche linfonodi) che hanno portato alla situazione di non ritorno. Forse in un’altra situazione si sarebbe risposto più rapidamente e mamma sarebbe ancora qui, forse no, chi lo sa. So solo che per oltre 10 anni lei era in piedi e riusciva a vivere discretamente, davvero impensabile fino a pochi anni fa. Beba,é proprio ciò che volevo trasmettere, non avevo dubbi che la pensassi come me, e ti posso dire che tu eri una delle maggiori ispirazioni per mia madre, per come le raccontavo il tuo percorso che hai condiviso qui. Grazie anche voi, Love13 e Aster, mi sento davvero come in una famiglia.. il dolore c’è, ma la gratitudine è l’amore che provo per lei sono maggiori, forse é anche questo che mi sta rendendo cosi lucido e sorprendentemente piu forte di quanto mi aspettassi. Magari é proprio un suo regalo, mi piace pensarlo..
23 Giugno 2022 at 14:49 #12798Carissimo, in questo complicato percorso che noi metastatiche dobbiamo affrontare, le persone che ci sono vicine sono chiamate a portare un peso talmente grande che a volte penso che sìa più difficile per voi che per me. Leggere tutto questo amore e questa gratitudine per il dono del tempo che si riesce a sottrarre alla malattia è una piccola rivincita per una sorte che nessuno meriterebbe ma che si può e deve affrontare con dignità e forza. Grazie davvero di aver voluto condividere la vostra storia. Un grande abbraccio.
23 Giugno 2022 at 15:04 #12799Fallenangel, ti mando un forte abbraccio e sono d’accordo con te quando hai affermato che tua mamma è parte di te, d altronde come tu sei parte di lei da quando ti ha dato la vita. Per noi dure la speranza ora è che continuino a trovare sempre nuove armi per combattere questo mostro. E chissà un giorno la guarigione definitiva 🍀
23 Giugno 2022 at 15:44 #12800Grazie a te fallenangel..e mi scuso..non sono brava..con le parole..ma mi allaccio alle altre dure…
23 Giugno 2022 at 15:46 #12801Fallenangel un abbraccio di cuorr
23 Giugno 2022 at 16:25 #12802Fallenangel, mi dispiace tanto per la tua mamma, che doveva essere veramente una grande donna, per averti ispirato i pensieri che hai condiviso con noi.
Io sono da poco una “dura” e mi sento di dire che far parte di questa famiglia, leggere le esperienze, le emozioni, le riflessioni, di tante persone, mi ha aiutato e mi sta aiutando in un modo che non avrei creduto possibile. Spesso trovo in voi le parole che cerco in me stessa e che non so formulare, come se aprissi un pagina e :” Toh! Parla proprio di me!”
Le parole di Beba sul barcamenarsi tra la bellezza della vita e l’ossessione della morte, tra il volersi chiudere in un bozzolo e il voler comunque spiegare le ali, penso riassumano in modo efficace la nostra costante tensione emotiva.
Saprai rendere fertile tutto l’amore che tua madre ti ha trasmesso, Fallenangel.23 Giugno 2022 at 17:12 #12803Un profondo grazie per aver condiviso i tuoi pensieri, il tuo dolore, la stima e l’amore profondo per la tua mamma. Leggendo quello che hai scritto mi hai trasmesso tantissime sensazioni e sicuramente ispirato. Vorrei che un giorno anche i miei bimbi parlassero così di me.. Ti mando un abbraccio. E ancora grazie!
- This reply was modified 2 years, 5 months ago by cuore-di-mamma.
23 Giugno 2022 at 23:53 #12806Ciao fallenangel, è stato molto difficile leggere le tue parole. Ho letto tra le righe riuscendo a percepire il tuo dolore. Anche io, qui, scrivo per mia madre. L’idea di vivere ogni attimo e, dall’altra parte, sentire dentro di sé la paura asfissiante della morte è una lotta continua molto difficile da gestire, anche per un figlio.
Rendi tua madre fiera, ovunque lei sia, metti in atto tutto ciò che di bello ti ha insegnato, continua a farla vivere dai tuoi occhi. Lei è sempre con te, non sentirti mai solo perché un Amore così grande non può mai lasciarti.
Ti abbraccio forte
Fede24 Giugno 2022 at 06:28 #12808Un abbraccio anche da parte mia ed un grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi
24 Giugno 2022 at 09:05 #12809Vorrei rispondervi una per una, per farvi capire quanto tenga ad ognuno dei vostri messaggi, grazie davvero. Uno dei dubbi che avevo prima di scrivere questo mio messaggio era legato alla paura di trasmettere inconsapevolmente paura, rassegnazione o tristezza, in particolare per chi sta affrontando lo stesso problema di mamma. Fortunatamente non sembra così, ed è quello che volevo. Per mia madre, come accennavo nei messaggi precedenti, la situazione era seria e probabilmente si sono messi in gioco anche altri fattori che hanno portato ad una situazione di non ritorno, ma ciò non cancella che sia vissuta per oltre 10 anni (e probabilmente di più, perché lamentava già alcuni problemi ben prima della diagnosi). La strada delle terapie è quella giusta e sono certo che nei prossimi 5-10 anni ci sarà ulteriore rivoluzione sulle armi a disposizione per il cancro al seno metastatico, se non una guarigione completa, una reale cronicizzazione della patologia, insieme ad una qualità della vita che cambierà radicalmente la concezione stessa di “metastatica”.
Nel mio piccolo cercherò di supportarvi qui sul forum, di condividere le info raccolte in tutti questi anni e di consigliarvi per quanto mi sia possibile farlo. Sentitevi libere di scrivermi, anche in privato, per qualsiasi cosa.
La paura di morire, quando si ha una patologia seria, è senza dubbio una spiacevole compagna quotidiana per molti, ma c’è una realtà incontrovertibile: sprecare del tempo a temere di morire toglie tempo al vivere. Mamma lo aveva capito dopo 1-2 anni di malattia: all’inizio temeva che succedesse da un momento all’altro, e questo la paralizzava, le impediva di fare anche il più semplice gesto quotidiano. Poi ha avuto la sua “illuminazione” e ha ricominciato a fare quelle cose che le piaceva fare prima della patologia, come ricamare, leggere (soprattutto gialli), cucinare, fare dolci, uscire di tanto in tanto per una piccola gita al mare o al lago, guardare film, ridere. ha fatto alcune di queste cose fino a due mesi prima di lasciarci, pur limitata dagli acciacchi, dalle fratture patologiche e dalla nausea. Non so se abbia avuto paura di morire quando si è aggravata nell’ultimo mese, ma osservando la situazione dall’esterno sembrava quasi fossi io la persona realmente terrorizzata. Per questo posso dire che, oltre ad insegnarmi a vivere, mamma mi ha anche insegnato a morire e sento di avere molta meno paura di questo mistero che prima o poi, metastatici o meno, dovremo affrontare. Nell’attesa, però, abbiamo un altro impegno da seguire: esistere, qui, adesso, sulla terra, ed è bene ricordarcelo ad ogni risveglio. Grazie ancora ragazze, di tutto.- This reply was modified 2 years, 5 months ago by fallenangel.
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