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- This topic has 22 replies, 11 voices, and was last updated 20/09/2019 at 22:19 by katya.
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13 Settembre 2019 at 13:54 #2383
grazie degli abbracci!!!
Sai Gretel che mi sento un po’ incosciente piu’ che rincuorata…ma cosa posso fare altro se non avere fiducia del mio medico (per il momento) e cercare di vivere fra momenti belli e meno belli! inoltre come dici tu questo nuovo percorso mi aiuta a staccare!
un abbraccio13 Settembre 2019 at 14:27 #2384Brava. Noi aspettiamo notizie e tifiamo per te. Tu, intanto, vivi!
14 Settembre 2019 at 12:58 #2393Cara t’avevo letta senza riuscire ad intervenire.
Voglio solo mandarti un abbraccio e tanti pensieri positivi per te.18 Settembre 2019 at 17:08 #2440ciao, vi aggiorno sulla visita oncologica che ho fatto oggi dalla quale non sono uscita molto positiva. Non ho ancora una terapia perché non è facile combattere su due fronti diversi, la scelta alla fine sarà optare per tenere sotto controllo il tumore mammarioe cercare e di rallentare quello al polmone ma non è garantito. Il mio oncologo ne riparlerà nella riunione che organizzano abitualmente la prossima settimana e poi dovremmo iniziare.
19 Settembre 2019 at 09:43 #2445Aspettiamo aggiornamenti, intanto ti mando un abbraccio
19 Settembre 2019 at 20:30 #2449Un abbraccio anche da parte mia.
Eli
20 Settembre 2019 at 12:04 #2452Carissima,
ti invio anch’io un grande abbraccio, i nostri ragazzi sanno come fare per distrarci dalle nostre preoccupazioni legate, purtroppo, al nostro percorso di cure.
Quando mi sono ammalata mia figlia non aveva ancora finito le elementari e temevo di non vederla arrivare alla fine della 5^…Ora frequenta le superiori…coraggio, vedrai che sapranno individuare una linea terapeutica adatta la tuo problerma.Aggiornaci!!
Maura
20 Settembre 2019 at 22:19 #2456Ciao,11 anni fa quando successivamente all’intervento fui sottoposta a chemio la mia unica preoccupazione era di non far notare ai miei quattro figli di 21 14 10 5 anni il mio malessere, col risultato che quando questo diventò impossibile entrai in crisi profonda.
Andai da una psicologa, aiutata dal mio padre spirituale, e mi fece comprendere che l’unico messaggio che avrebbe educato i ragazzi sarebbe stato quello di una mamma che affrontava la malattia con tutti i limiti che imponeva, usando tutti gli strumenti per affrontarla al meglio, compresa quella di farsi aiutare dallo psicologo.
Questo mi aiutò poiché cominciai a curarmi veramente, senza fingere di essere ciò che non ero, la mia famiglia si prodigò in ogni modo, la femmina quattordicenne andò in crisi perse l’anno scolastico, ma anche questa esperienza la aiutò a crescere e maturare. Feci mia la frase di San Paolo: quando sono debole, è allora che sono forte ( II Cor).
Tranquilla cara, rispetta il tuo corpo, stai vicina come puoi ai tuoi cari, tutto concorre al bene, ti abbraccio. -
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