Forums Parlano di noi Farmaci preventivi

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  • #309
    beba2010
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      Su El País di oggi (https://elpais.com/elpais/2020/01/14/ciencia/1579004263_236489.html) un’intervista al presidente del gruppo spagnolo di ricerca sul tumore al seno. L’articolo è abbastanza accessibile anche per chi non parli spagnolo (e poi c’è sempre Google translator). A parte le peculiarità del sistema iberico, con i problemi che nascono dalla consistente autonomia regionale in tema di sanità – che ignoro se siano applicabili anche a noi – e a parte le (corrette, secondo me) considerazioni sull’inutilità di sovvenzionare farmaci costosissimi che hanno un effetto solo molto relativo sulla malattia, mi ha colpito una cosa. L’intervistato sostiene che da tempo si sa che alcuni farmaci “nostri” e di uso comune (cita tamoxifene, exemestane, anastrozolo) se somministrati in prevenzione a donne sopra i 50 riducono sensibilmente il rischio di ammalarsi. Parliamo, ovviamente, di cancro ormonoresponsivo in donne in menopausa o quasi. 
      è la prima volta che leggo una notizia del genere e mi chiedo se qualcuno ne avesse notizia, e se siano mai stati avviati studi somministrando a donne sane i predetti farmaci, a scopo preventivo. Grazie.

      #3474
      lili
      Participant

        Ciao Beba, credo di aver letto qualcosa di simile sulla rivista dell ‘airc, penso un paio di trimestri fa.Si parlava di sicuro di tamoxifene a basse dosi, somministrato a donne sane.Ma credo fosse una ipotesi di ricerca,sono sincera non ricordo bene.Se recupero l’articolo vi giro link.


        https://www.airc.it/news/tamoxifene-a-basse-dosi-contro-le-recidive-dicembre-2018


        Avevo letto questo

        #3477
        beba2010
        Moderator

          Grazie Lili, ho visto l’accenno nell’articolo (che infatti, per il resto, riguarda essenzialmente la copertura da rischi di recidiva). Mi ha stupito perché mi pare che ci sia molto poca informazione sul punto: credo che in particolare per le donne con mutazione BRCA+, a parte i doverosi controlli, potrebbe essere una strada di prevenzione da considerare.

          #3484
          quote Beba2010″ pid=’3522′ dateline=’1579520026:

          Grazie Lili, ho visto l’accenno nell’articolo (che infatti, per il resto, riguarda essenzialmente la copertura da rischi di recidiva). Mi ha stupito perché mi pare che ci sia molto poca informazione sul punto: credo che in particolare per le donne con mutazione BRCA+, a parte i doverosi controlli, potrebbe essere una strada di prevenzione da considerare.

          Ciao Beba, ci sono studi per valutare se la chemioprevenzione con tamoxi in donne BRCA+ possa essere utile, ma al momento (ho letto le raccomandazione 2019)  sono pochi, e non stanno restituendo risultati significativi. 
          Inoltre terapie ormonali e antiormonali nelle BRCA+ aumentano il rischio di tumore all’utero (infatti le mutate sane che vogliono fare la TOS generalmente insieme alla rimozione delle ovaie fanno anche isterectomia). 
          Di considerare lo stanno considerando ma per il momento non si va ancora in questa direzione….

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