Forums › Sessualità e affetti › figli durante la malattia
- This topic has 23 replies, 1 voice, and was last updated 11/02/2021 at 22:55 by Edvi.
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18 Ottobre 2019 at 11:33 #263
ciao a tutte,
sono Beatrice. dopo 5 anni di terapia ormonale (enantone e tamoxifene) stavo per giungere alla conclusione della mia cura (avrei dovuto terminare il mio percorso a dicembre di quest’anno) e invece ad aprile mi sono state diagnosticate metastasi ossee, quindi via che si riparte.
Radioterapia, letrozolo, palbociclib, zometa…
Qualcuna di voi in questo forum ha avuto esperienza di figli dopo questo tipo di terapie?
Mi sono ammalata la prima volta a 32 anni, senza figli, e ora ne ho 37. Continuo a fare queste terapie e inizio a pormi qualche questione…Vorrei almeno che qualcuno mi dicesse che un giorno avrò anch’io la possibilità di scegliere se avere o meno un figlio, e non che la malattia ha già scelto per me.
Grazie mille davvero, vi abbraccio fortissimo
Beatrice
18 Ottobre 2019 at 17:35 #2724Di Dure che son diventate mamme dopo l’incontro con il “bb” ne abbiamo, personalmente non ti so dire le fossero le tue stesse terapie.
Dispiace che non scrivano più sul forum.18 Ottobre 2019 at 19:32 #2726Personalmente dopo la comparsa delle metastasi ossee, due anni fa quando avevo 38 anni , ho una volta per tutte chiuso il capitolo figli. Era il mio sogno ma ora devo essere realista. Non voglio sembrarti cruda o irrispettosa…So davvero quello che stai provando. Mi sono ammalata la prima volta a 31 anni e stavamo cercando un figlio..che non è mai arrivato. Mi sono fatta tanti pianti…però ora le mie priorita sono altre.
Onestamente non ho mai sentito nessuna che ha avuto figli da metastatica
Un abbraccio forte
18 Ottobre 2019 at 22:03 #2728quote Uffola” pid=’2592′ dateline=’1571427168:Personalmente dopo la comparsa delle metastasi ossee, due anni fa quando avevo 38 anni , ho una volta per tutte chiuso il capitolo figli. Era il mio sogno ma ora devo essere realista. Non voglio sembrarti cruda o irrispettosa…So davvero quello che stai provando. Mi sono ammalata la prima volta a 31 anni e stavamo cercando un figlio..che non è mai arrivato. Mi sono fatta tanti pianti…però ora le mie priorita sono altre.Onestamente non ho mai sentito nessuna che ha avuto figli da metastatica
Un abbraccio forte
Ciao Uffola,
Grazie davvero per la tua sincerità.
Quando l’ho chiesto alle oncologhe (sia sant’orsola di Bologna dove sono in cura sia senologia ieo dove sono andata per un altro consulto) ho ricevuto risposte vaghe del tipo ‘pensa prima a te poi si vedrà’…
Insomma, si vedrà.
Grazie mille
quote Divierrre” pid=’2590′ dateline=’1571420138:Di Dure che son diventate mamme dopo l’incontro con il “bb” ne abbiamo, personalmente non ti so dire le fossero le tue stesse terapie.
Dispiace che non scrivano più sul forum.Grazie 🙂
Mi piacerebbe sentire la loro storia, speriamo che scrivano prima o poi!19 Ottobre 2019 at 07:42 #2729È un argomento delicato..Molto personale. Però proprio per esperienza avrei preferito che fin dalla prima volta mi avessero detto che non li avrei potuti avere così da non illudermi….E magari non mi sarei fermata a 5 anni di terapia. Tante dure sono riuscite a realizzare il loro sogno ma tante dopo aver avuto una gravidanza dopo il tumore hanno avuto una recidiva..Ne ho incontrate molte allo ieo. …Credo che i medici dovrebbero essere più sinceri su questo argomento. Meglio affrontare l’idea di non poter avere figli che poi lottare per il resto della vita contro la bb.. .Con un bimbo piccolo da accudire.
Ovviamente questa è solo la mia personale opinione19 Ottobre 2019 at 17:40 #2739Le Dure che ho in mente io che hanno avuto figli dopo la malattia (che ricordi io, Iosonopiufortedite, Ros e Peonia: un maschietto e due femmine in tutto. Le leggo su Facebook – con Peonia ci si vede anche ogni tanto – e stanno benone) erano tutte triplo negative. Quindi erano passate dalla chemio come unica terapia possibile e, per le caratteristiche della loro malattia, dopo un certo periodo di tempo il rischio di recidiva o di secondarismi si era praticamente equiparato a quello di una persona mai ammalata (è una caratteristica di questo tipo di malattia oncologica, scusate se non sono molto precisa, ma non sono certo un medico).
In fase metastatica da malattia ormonale, anche sperando in una lunghissima stabilità, escluderei che i medici possano essere favorevoli ad una gravidanza, che porta uno tsunami proprio su estrogeno e progesterone.19 Ottobre 2019 at 19:02 #2742ce ne sono altre (Vera, Lyly, la ragazza che lavorava in Svizzera) non triple negative se non ricordo male
19 Ottobre 2019 at 19:58 #2743Allora non le ricordo io. Ma non credo fossero metastatiche.
21 Ottobre 2019 at 08:55 #2753Cara Beatrice, non posso che quotare Beba al 100%. Anche la ragazza che abita in Svizzera (Irles, mi pare) aveva avuto due bimbi ma era anche lei un triplo negativo non metastatico, quindi niente casini ormonali e cure lunghe.
Me lo ricordo bene perchè alla scoperta dell’intruso io avevo 41 anni (ero già al limite) e gli oncologi alla domanda: potrò ancora aver figli? mi avevano riso in faccia mettendo il carico da 90 “Ci doveva pensare prima”. Per me era stato peggio quello dell’aver scoperto la malattia, perchè la vita molto poco gentilmente mi aveva fatto capire che per me non era cosa (e non è che su altre cose sia mai stata gentile, ecco).
Su questo argomento scrissi il mio primo post sul forum, e le ragazze qui mi dissero: pensa a curarti e a vivere.
Mi sembrava impossibile e nei deliri iniziai a cercare di capire dove fare la surrrogata, dove trasferirmi per adottare come single, ecc…Poi la vita ha avuto il sopravvento. Per alcune persone la vita che si mette al mondo, per altre la propria e quelle delle persone che sono vicine (nel mio caso gli amici) si carica di colore e di emozioni inaspettate.
Questo per dirti che siamo in tante a capire il tuo profondo dolore. Ma NON TI DIMENTICARE MAI DI VIVERE: ogni giorno sei tu a decidere se mettere gli occhiali con le lenti rosa o le lenti nere. Hai delle terapie importanti da fare, cerca di concentrarti su quello che ti può far stare bene per tollerarle meglio e VIVI. Ti mando un abbraccio enorme, Silvia30 Ottobre 2019 at 19:13 #2863Ciao a tutte,ormonale presente!mi sono ammalata a 34anni e stavamo iniziando a pensare ad un bimbo.Prima della chemio ho messo da parte 5ovetti.Quando abbiamo potuto usarli,ero sicura che sarebbe andato tutto bene,del resto ero un po’ in credito dalla vita,doveva per forza funzionare…purtroppo è andata male,perché come noi tutte sappiamo bene,la vita non è una partita doppia e a volte le cose non quadrano proprio.
Sono stata male,più male mi facevano stare i commenti tipo “ci hai provato, l’importante è che tu stia bene”.Ho fatto anche un secondo tentativo di stimolazione, ovviamente sotto supercontrollo, con parere favorevole dell’oncologo.E’ andata male anche la seconda volta,e allora ho deciso che basta. Nessuno potrà mai capire la malinconia, la rabbia,la tristezza che mi hanno accompagnato e mi accompagneranno sempre quando penso a questo.Pero’ ho deciso due cose:la prima è che il cancro non c’entra nulla.Non ha certo facilitato, ma forse non sarebbero arrivati comunque:in questo, il percorso di malattia mi è stato di aiuto,perché mi ha dato un limite di sopportazione, oltre il quale non sono stata disposta ad andare.La seconda,quella che dice Lillybuddy:Io sono qualcosa di più dei figli che non ho avuto,ho una vita che voglio vivermi, non sarà meno piena o meno gratificante perché non ci sono bimbi. Quanto è dura accettarlo?tanto,certi giorni anche troppo, però quando ho cominciato a capire che oltre la fecondazione, l’utero in affitto,l’ovodonazione,l’adozione ci poteva essere anche l’alternativa dell’accettazione, sto meglio.Con questo non sto dicendo che la mia vita è perfetta o che ho smesso i piantini quando arriva l’ennesima persona incinta o quando mi sale la tristezza e basta,però sto imparando ogni giorno cosa posso fare/dire/vedere per piacermi come persona senza figli e con un quarto di tetta in meno.La prima cosa da cui ho imparato a liberarmi è quel senso di sfigaggine che non mi si addice,perché da nessuna parte c’è scritto che solo se fai figli sei giusta (o che solo se sei sana sei giusta)
Scusate lo sproloquio,non ne parlo mai e non so se ho fatto bene a scriverlo qui.
Beatrice,ti abbraccio e ti auguro il meglio.31 Ottobre 2019 at 11:00 #2864Ecco, chi vi dice che senza cancro avreste avuto sicuramente dei figli? Non è così, non funziona così, ogni donna ed anche ogni uomo dovrebbero mettere in conto che forse, per loro, il destino ha scelto di non farli diventare genitori. Si è donne e uomini comunque ed a prescindere, si può e si deve trovare una ragione di vita che non sia avere dei figli.
31 Ottobre 2019 at 13:16 #2865Non ho nessuna remora, o problema, nel dire che i figli non mi sono mai interessati. E se anche non avessi incontrato il cancro a 36 anni non sarebbero stati nei miei pensieri.
Rispetto le scelte di chiunque, perché sono scelte personali e non giudicabili, e allo stesso modo pretendo di non dover dare spiegazioni, e di non essere compatita per qualcosa che – per me, solo per me – non è stata una rinuncia.
Voglio invece ringraziare di cuore, e profondamente, Lili per il suo bellissimo sfogo, e mandarle un abbraccio. In questo spazio non ci dobbiamo vergognare di mostrarci a nudo.31 Ottobre 2019 at 20:48 #2868Beba grazie!Penso sempre che questo spazio valga più delle sedute dallo psicologo, da cui sono anche andata per capire se effettivamente di questo figlio mi interessava più che di me.Non è stato merito suo,ma ho concluso che no,di questo figlio non mi interessava così tanto.Ammiro tutte quelle ragazze che ho incontrato che erano all’ennemilesimo tentativo e con una forza incredibile accettavano TUTTO quello che c’era da fare:eco, prelievi,patata al vento…boh a me è sembrato davvero troppo.Hai ragionissima su una cosa:mi piacerebbe non essere compatita perché non ho figli e la verità è che tutta questa sofferenza viene generata più dall’ambiente esterno,che non da dentro di te.Almeno per me è stato così:alla fine,ero arrivata a 34 anni per cominciare a pensare di avere un figlio, la verità, quindi, è che non è che fosse tra le mie priorità.
Non vi ho mai parlato di questo perché qui si parla di cose più importanti, si parla di vita, vita nostra.E vorrei che chi mi legge ora,non pensi che se è andata male a me,sarà così anche per lei.Continuo a pensare che quell’opzione del congelamento sia stata una fiammata di speranza,mentre ero nel buio della disperazione e ,tornassi indietro, rifarei tutto.
Faccio quindi un in bocca al lupo alle mamme del gruppo,quelle di oggi e quelle che lo diventeranno domani e dico a tutte:Grazie per esserci!1 Novembre 2019 at 17:24 #2881Hai fatto benissimo a scrivere qui e sfogarti.
La mia esperienza è stata un po’ diversa .. io ai figli ci ho pensato presto ma non arrivavano.
Tutte intorno a me restavano incinta ( ricordo una collega che mi disse ‘ eh il mese scorso ho detto a mio marito che si poteva pensare a fare un bimbo e adesso … sono già incinta! Non me l’aspettavo così presto !).
Mi sentivo quasi ‘sbagliata’ ma poi ho fatto qualche accertamento ed ho capito che avrei potuto farmi aiutare dalla medicina. Ma io non me la sono sentita di sottopormi a tutti quei trattamenti bomba che mi proponevano.
Dopo mesi di riflessioni ho intrapreso la strada dell’adozione e sono stata fortunata perché ho realizzato il mio sogno di maternità.
… poi è arrivato il tumore a rompermi le scatole ma questa è un’altra storiaIn tutti questi anni – e con tutte queste vicissitudini – ho capito però che essere madre non ci definisce come persone, non è un punto di arrivo, non deve condizionare la nostra vita … facile a dirsi eh ma so che – quando il non poterlo diventare è generato da un’imposizione – non è facile da digerire.
Pensa che a volte ho pensato – all’inizio quando ho saputo della BB – che forse sarebbe stato meglio non essere madre perché se fossi morta nel 2013 mio figlio sarebbe rimasto nuovamente schiacciato dal peso di avermi perso ( aveva 6 anni allora ), dopo il peso del suo ‘zainetto’ dell’abbandono che già si doveva/dovrà portare dietro per tutta la vita.
Ora ho capito che quando dovrò andarmene …. lui dovrà farsi forza e spero si rivedrà un po’ in me nel suo percorso di vita.
Scusate la lungaggine e le divagazioni ma la maternità per me è stata un’elaborazione lunga e faticosa quindi …. capisco ❤️
Eli
2 Novembre 2019 at 23:32 #2889Eli la tua storia è bellissima!avevo per una frazione di tempo pensato all’adozione:non me la sono sentita, anche quel percorso mi è sembrato molto faticoso.Anche questo mi ha confermato che in realtà il mio desiderio di maternità era più che altro”imposto”dall’esterno,più che nativo dentro di me.Hai ragione:la maternità non è un punto di arrivo,e se solo potessimo dircelo con serenità ed onestà, sarebbe più semplice per tutte.Pensieri che ho scritto qua,sono impronunciabili tra le persone che conosco e infatti la conseguenza è quel sentirsi sbagliate che racconti tu,è la disperazione che ha descritto Lillybuddy, che mentre ti dicono che hai un tumore aggressivo, una malattia seria, tu perdi il sonno a pensare che non farai figli…è lo straniamento di quelle ragazze che contavano i tentativi falliti,passando i giorni in sale d’attesa,in posti che io da sana non avrei mai voluto frequentare…
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