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Risposte
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Forse dovreste guardare meno tv e fare qualche passeggiata. Vedreste che lì fuori e pieno di posti in cui si può stare tranquilli, distanziati, ci sono meno turisti in giro, ci si può godere luoghi che generalmente sono affollati e prendere il buono di questa situazione.
Il Covid non è l’unico problema, bisogna anche avere cura della nostra salute mentale e non lasciarsi ossessionare.E in effetti, cara Danny e care tutte, stamani domenica d’agosto assolatissima calda e un po’ meno affollata, abbiamo deciso, mio marito ed io, di dare una sferzata di ottimismo alla nostra cupa quarantena spontanea…e via di buon passo, cercando percorsi in ombra, fino a Castel sant’Angelo che non è troppo lontano dalla nostra casa, e passeggiando con animo sgombro da nuvole e pensieri, ci siamo goduti quasi il freschetto che veniva su dal Tevere….
Roma meno oppressa dalle esagerate schiere del turismo dilagante, mi è riapparsa come la mia Roma, quella che non riuscivo quasi più a riconoscere, invasa com’era da valanghe umane spesso non troppo rispettose….
E ci siamo seduti su di una panca di pietra accanto alle bottegucce del Lungotevere, i nostrani bouquinistes come nei Lungosenna parigini…parlando di cose belle, finalmente, e non più solo di Tac, Radio, esami vari….ipotizzando una fuga settembrina che possa ridare colore e sprint a questa estate finora sciupata……
E se a fine settembre dovrò far rigaloppare il cuore per l’ansia dei consueti controlli…..vabbè, vorrà dire che almeno prima avrò dato ossigeno e buonumore alla mia voglia di ottimismo.
Ehhhh, niente fuga settembrina, almeno così come speravamo…direzione Cilento e la nostra consueta casina con ulivo secolare, vista mare…
Le notizie sempre più allarmanti del COVID di nuovo sul piede di guerra, ci hanno completamente scoraggiati.Ma una fuga più ridotta ce la siamo ugualmente permessa, nella nostra casa in campagna, in zona di laghi e di reminiscenze etrusche.
Siamo stati quasi tutto il mese di agosto nella pace della nostra casina, curando il giardino, potando il glicine che si era intrecciato ai rami di un ulivo, curando le ortensie, le rose e ridando al prato, ridotto un po’ sauvage, un aspetto di quasi pettinata moquette verde.E la tranquillità ci ha fatto molto bene. Come sempre ci accade quando fuggiamo da Roma per rifugiarci in campagna, ci accorgiamo di non portare MAI con noi i pensieracci neri legati alle battaglie sanitarie che ormai coinvolgono entrambi.
Così, per continuare a non rimuginare troppo sui controlli da fare dopo il 20 di settembre, fra tre giorni ripartiremo e staremo ancora là a respirare aria più fresca e una pseudo spensieratezza che spesso funziona più delle medicine.
Rimando l’ansia e la paura al ritorno a Roma, ossigenata da giornate lievi….fare colazione in giardino con le gazze che mi girano intorno, abituate ormai a ricevere pezzetti di pane in cassetta che tiro loro sul prato….anche questa è una terapia.
Un abbraccio cara Bina, leggo tutto di te, così come delle altre compagne di avventura. Bacioni da Gilli.
Carissima Gilli,
un saluto e un forte abbraccio.
In questo momento, con molta probabilità ti troverai nella tua casetta di campagna, luogo a te tanto caro dove è possibile respirare un po’ di tranquillità in vista degli esami del 20 settembre.
Ti auguro tanta serenità e tanta pace anche in questo momento che, per tutti purtroppo, non è dei migliori in considerazione dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ma bisogna, giustamente, ritagliarsi degli spazi che ci facciano riassaporare un po’ di felicità e tengano lontani i pensieri tristi legati alla malattia.
Ne abbiamo tutte bisogno
Ti auguro buona vacanza se sei nella tua casetta in campagna e buon ritorno a Roma…
Ebbene si, cara Mauranna, causa mancate vacanze in quel del Cilento (spaventati dai rigurgiti virulenti del famigerato covid), siamo tornati ancora nella nostra amata casa di campagna, nella pace e nell’oblio di pensieri lasciati in stand bye….
Qui siamo tranquilli e quasi spensierati, e facciamo passeggiate negli spazi verdi, nascosti, misteriosi e grondanti di storia lontanissima…poco fa eravamo a camminare sulle lisce pietre di basalto di un’antico acciottolato falisco-etrusco, dissepolto dalla fitta vegetazione di un bosco….emozionante percorrere una strada di oltre duemila anni fa, con ancora i solchi di carri e carretti dei nostri antiche avi, sfumati nel tempo e nella memoria…
E poi, eccoci ad una sorgente di acqua sulfurea, fresca e dissetante….che sgorga da una fontana fra siepi di sambuco…..
Bello berla bagnando tutta la faccia, bellissimo sentirci piacevolmente dissetati e far parte della natura di questi posti antichi.Fra tre giorni saremo di nuovo a Roma, per raccogliere le idee e le tante carte relative a controlli medici, ultime Pet e ultime Tac, resoconti di Radioterapie, analisi del sangue…..e andare, il 21 ed il 24, a fare ecografie all’addome per sapere se il mio “amato” intruso ovarico se ne sta buono buono, innocuo e profondamente addormentato….oppure…..
Ma ho ancora tre giorni per raccontarmi confortanti favolette e godere della terapia ossigenante di questa casa.
Poi ci penserò.Un abbraccio cara Mauranna e care tutte amiche. Gilli.
Eh, eh, eh…..errore gravissimo che al tempo della scuola mi avrebbe procurato un bel frego blu della matita a due punte rosse e blu….ho scritto “un’antico” con un apostrofo decisamente inopportuno….gravissimo per me che sono una rigorosa cultrice della lingua italiana. Quattro meno meno!
Amiche mie carissime, approfitto di questo sabato nuvoloso, caldiccio, ammorbante che sta “allietando” Roma, per stare in casa e “insieme” a voi tutte. L’ultima volta che ho scritto ero quasi alla vigilia dei famigerati controlli a cui MAI e poi MAI nessuna di noi si abitua a superare senza paura, ansia e inquietudine…ebbene, tutto a posto, nessuna avvisaglia di presenze aliene e….pfuuuu un respirone di sollievo.
E così due giorni fa sono stata a visita dalla mia oncologa con tutte le carte dei controlli….visita a grande distanza, porta e finestra spalancate, mascherina e mani disinfettate, visto che il covid non ci lascia….
La mia dottoressa, ex brusca e di poche parole, è decisamente cambiata, e molto in meglio.
Carina, affettuosa e felice dei miei buoni risultati.
Salutandoci e dandoci appuntamento a gennaio 2021, mi ha perfino detto “si consideri abbracciata”….e sono uscita dall’ospedale quasi volando.Tornando a casa in macchina, la radio trasmette la meravigliosa musica di “Ghost”, bella, avvincente, profonda, ed io mi sento leggera, viva, piena di voglia – ancora – di essere felice.
Cara Gilli,
sono contenta per il felice esito dei tuoi controlli..ora goditi il periodo che intercorre fino ai prossimi…si, è vero, ai controlli non ci abitueremo mai, anche per me sono programmati per il mese di gennaio e già ci sto pensando..
Il Covid poi non aiuta, speriamo che i contagi non aumentino, in quanto non vorrei avere problemi di accesso all’ospedale per fare gli esami..così all’ansia da paura si aggiunge anche l’ansia da covid..
Oggi qui a Torino, dopo il terribile clima dei giorni scorsi è comparso il sole e tutto sembra piu’ sereno ed anche le mie paure assumono un’altra dimensione diventando piu’ leggere..
un caro abbraccio
Maura
Stanotte a Roma una lunga sferzante rumorosa pioggia mi ha svegliata….niente di nuovo, sto soffrendo di insonnia da enne notti, e vago per caso, silenziosa e felpata come un gatto…alla ricerca di un nuovo attacco di sonno, dato invece per disperso…
Un gatto malconcio e un po’ azzoppato però, visto che quattro giorni fa, sono caduta rovinosamente per la strada, grazie ai mitici marciapiedi di Roma, dove sembra che ci siano buche da bombardamento…caduta di faccia col risultato di spaventose ecchimosi doloranti ad un ginocchio, ad una mano e ad uno zigomo…insomma tutta sgangherata come avessi fatto un frontale con un tram…
Ghiaccio, pomate e riposo forzato, come forzata è ormai la nostra vita, grazie al covid diventato più aggressivo ed insolente…insomma piove sul bagnato…
E adesso porto a spasso per casa i miei vistosi lividi viola ed il dolore che molto lentamente diminuisce.
Nell’orizzonte negativo dell’attualità mondiale e mia personale, mi ci mancava proprio anche questa fastidiosa novità.Mi accorgo di non possedere il coraggio di ascoltare le notizie terrorizzanti e terroristiche dei telegiornali, vorrei non saperne più niente, e mi sembra anche che il concreto spauracchio del virus mi pesi addosso molto più del pensiero del mio alieno personale, che sto tenendo in stand bye fino ai prossimi controlli di fine gennaio 2021….il mio innato ottimismo sta forse vacillando? Non voglio permetterglielo e, nonostante tutto, continuo a voler vedere la vie en rose con una cocciutaggine piena di fiduciosa speranza….
Carissima Gilli,
è sempre un piacere avere tue notizie!! Il pensiero del coronavirus preoccupa anche me e si aggiunge al pensiero dei controlli imminenti in vista della visita del 1 febbraio 2021.
Questo virus non solo mina la nostra salute ma influisce anche in modo pesante nei nostri pensieri insinuandosi come un tarlo pericoloso nella nostra anima…i rapporti sociali sono inesistenti, (il Piemonte è zona rossa) lavorando in smart working non si hanno piu’ rapporti diretti con i colleghi, solo videoconferenze che, se da un lato hanno il lato positivo di permetterti di portare avanti la tua professionalità, dall’altro rendono sterili i rapporti in quanto manca quella naturale empatia che solo l’attività in presenza riesce a creare.
In tutto questo si ha sempre il terrore di essere contagiati anche solo andando a fare la spesa e mi auguro che la situazione sanitaria (che, almeno qui in Piemonte è al collasso) non sia d’ostacolo ai miei esami di controllo semestrali che dovrò sostenere nel mese di gennaio.
Mi dispiace per la tua caduta e spero che i lividi siano in via di miglioramento…conosco bene Roma e..sì..in effetti le sue strade avrebbero bisogno di una sistemata…ma è una città talmente bella che, a volte, il turista non bada troppo a queste cose..e respira quell’aria “romana” coì particolare che ti rigenera…e poi..anche solo fare una passeggiata in Via dei Fori Imperiali è un’esperienza unica che rigenera l’anima.
Ti auguro di rimetterti presto dall’incidente, ti invio un forte abbraccio nell’attesa di rileggerti nuovamente
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