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10 Febbraio 2019 at 17:32 #888
Ciao Gilli, sono contento di rileggerti e che tu stia bene e piena di vitalità. In bocca al lupo e sempre così!!!!!!!
11 Febbraio 2019 at 12:21 #900Oh, Gilli, che gioia ritrovarti e per di più con buone notizie! Ti ho pensata tantissimo, ora mi sento più leggera.
17 Febbraio 2019 at 11:47 #968Gilli sei in giro per la tua meravigliosa Roma?!!
Qui da me oggi c’è un sole bellissimo ed ho già fatto un bel giretto a piedi respirando un’aria quasi primaverile … che meraviglia!!
Buon domenica
Eli17 Febbraio 2019 at 13:33 #969Eli carissima, c’hai preso in pieno! In effetti fino a poco fa ero in giro per la mia adorata sventurata Roma….e con un sole che quasi quasi fa pensare di già all’arrivo non lontano della primavera…
Di buon mattino mi sono messa in marcia, destinazione Via Margutta, di cui ormai conosco ogni singolo sampietrino….nonostante i cambiatissimi tempi (ahimè), in quella strada si riesce ancora a respirare quasi un odor di pennelli, di tele, di tempere, olio, acquarelli, e ancora sopravvive un palazzo con studi di artisti, pittori, scultori, anche se di tanto in tanto occhieggia, nella via, l’inadeguata intrusione di qualche vetrina di abbigliamento o scarpe….che stride con il resto.
Ma io cerco di ignorarle e mi concentro sulla bottega di un vecchio marmoraro che scolpiva mattonelle con motti arguti e molto “marguttiani”. La bottega è lì da decenni e decenni, il marmoraro viveva lì dentro, fra pietre e scalpelli, respirando antichità di memorie di una Roma che contribuiva e non far sparire del tutto.
Lo conoscevo bene, mi fermavo spesso a scambiare due chiacchiere con lui, uomo intelligentissimo e pieno di inventiva, un romano superstite di un’epoca sopraffatta….ogni giorno alle 12 in punto si prendeva una pausa, e cucinava dentro un grande focolare che riempiva quasi per intero la sua bottega….baccalà alla ghiotta, carciofi alla giudìa, spezzatino in umido….e invitava a mangiare con lui, chiunque passando occhieggiava la sua invitante vetrina, e anch’io un giorno, nonostante cercassi di defilarmi per timidezza, mi sono ritrovata a mangiare patate a tocchetto con rosmarino, mentre i commensali crescevano allegramente….il focolare era talmente grande che ci si entrava in parecchi.
Il marmoraro, che si autodefiniva marmoterapeuta, non c’è più da qualche anno, ma la bottega resiste, tenuta in vita da un volenteroso figlio che prosegue nella custodia della memoria….ed io passo lì davanti, come anche stamattina, e guardo il gran camino che ormai odora di troppo spento….
Leggo una sua mattonella “La gioia di vivere è vivere con gioia”…si, voglio dargli retta, anche se da qualche giorno sto accusando il colpo della consapevolezza che ormai marzo è alle porte, e marzo significa rifare i miei consueti controlli…la paura già mi sta raggiungendo, la sera fatico a prendere sonno per l’ansia dei futuri referti…..ma forza e coraggio………..e via di passeggiate nel venticello de Roma………ah, dimenticavo, accanto al marmoraro c’è il gran portone (almomento in restauro), da cui uscivano Audrey Hepburn e Gregory Peck nel mitico Vacanze Romane….
Eli, prenditi la responsabilità di questo racconto a valanga, ha innescato la miccia con la tua domanda…..UN abbraccio a tutti, Gilli.
17 Febbraio 2019 at 17:05 #973Carissima Gilli,
il tuo racconto è così bello ma, soprattutto, così autentico che, leggendolo, mi sembrava di camminare accanto a te in via Margutta annusando l’odore del tempo oramai passato che tua hai fatto rivivere …non pensare a marzo oramai imminente, hai ragione, i controlli mettono tanta ansia ed anch’io sono sopraffatta da questa paura ma, veramente “la gioia di vivere è vivere con gioia”… Una massima che dovremmo cercare di fare nostra e di ripeterci quotidianamente.L’ottimismo ci aiuta a vedere il bicchiere mezzo pieno sempre e, questo modo di percepire le cose è un toccasana per la nostra salute.
Che meraviglia passeggiare nella Roma addormentata di primo mattino…vivi in una città bellissima che io adoro…
Un abbraccio Maura
17 Febbraio 2019 at 21:07 #980Mi prendo tutta la responsabilità con gioia … tu Gilli sai raccontare così bene che davvero sembra di essere lì con te a vivere la tua splendida Roma.
… e mi hai fatto pure venire fame seppur abbia già cenato *-)
Un abbraccio
Eli18 Febbraio 2019 at 22:41 #1011dalle tue parole traspare proprio l’amore per la tua città e ci fai vivere atmosfere dimenticate. Scrivi tutte le valanghe che vuoi, piace leggerti. Vorrei portare i miei figli a Roma, ma temo sia ancora un po’ piccolini.
L’anno prossimo, forse. Anni fa con la mia collega feci una pazzia, in una settimana Roma + Firenze, 5 giorni a Roma e 3 a Firenze. Fu bellissimo. Vorrei rifare questa esperienza, due città molto diverse ma entrambe belle e piene di storia e di angolini, che poi son quello che a me più piace.
Per i controlli ti capisco, ho avuto problemi di respiro per tutta la settimana precedente la visita senologica, non oso immaginare giugno. Che ci dobbiamo fare, così va la vita, cerchiamo di godere del tempo di pace lì in mezzo.20 Febbraio 2019 at 21:53 #1035Gilli cara
Mi mancavano le tue parole blu.
Ti ho letta con tanto piacere, felice di ritrovarti lì dove ti avevo lasciata.
Da quando ho ripreso a lavorare ho dovuto accantonare le lunghissime passeggiate, ma un po’ le ho rivissute attraverso i tuoi racconti.
Continua a scrivere Gillina bella.
Ti abbraccio forte forte21 Febbraio 2019 at 00:29 #1046Gilli bentornata!!! E pure pimpante e spiritosa come sempre!
Fantastico! Ma sai quanto ti ho pensato!28 Febbraio 2019 at 09:47 #1110Amiche compagnette, oggi ho bisogno di cercare la vostra comprensione e sicura di trovarla….
Il pensiero che stamattina occupa la mia mente nasce dall’aver letto la notizia che Nadia Toffa (sulla nostra stessa barca), ha ricevuto un commento, che definire idiota è riduttivo, circa il suo apparire sempre gioioso e sorridente: “ridi ridi che ti è rimasto poco”….Cadono le braccia, ed insieme alle braccia anche la considerazione sul genere umano….
Ho sempre pensato che quando si viene colpiti da una seria malattia, bisogna selezionare al massimo le persone con cui condividere pensieri, paure, ansie, speranze…ed è meglio tenersi per sé emozioni e sentimenti al riguardo.Qualche giorno fa, ad esempio, nello scambio di posta elettronica che ho con una ….”amica” lontana, al corrente della mia situazione, le avevo mandato una mia foto recente di un vero momento felice….la sua reazione è stata quella di dirmi che il mio sorriso era senz’altro costruito, una sorta di maschera per nascondere la disperazione del mio reale stato d’animo….come per dire “Ma che c’avrai da ridere?”
Sono rimasta senza parole….ma in fondo non è stata che una ulteriore conferma di ciò che ho sempre pensato, soprattutto dal momento in cui l’alieno si è è palesato in me. Io sono spesso, per non dire sempre, sorridente e piena di ottimismo, cerco di trovare, e li trovo, angoli di buonumore, sprazzi di serenità, e addirittura momenti felici….e ci riesco!!!!!
Che dire, amiche mie, per fortuna ci siete voi con cui dividere tutto quanto nasce dentro il nostro animo, anche quando si è alla vigilia dei famigerati controlli che decideranno del nostro futuro prossimo….a proposito, ieri ho fissato gli appuntamenti per i suddetti….a metà marzo mi tocca, ma non voglio caricarmi di negatività, alla faccia delle….”amiche”.
Vi abbraccio tutte, vere amiche care, in attesa di rendervi partecipi delle mie prossime corroboranti passeggiate romane….e col sorriso.
SURSUM CORDA! Gilli Hope.28 Febbraio 2019 at 11:21 #1112Ciao Ragazze, forse non è la sezione giusta, ma mi collego a quanto scritto da Gilli… quante “amiche” non hanno saputo capire il vostro momento difficile e si sono allontanate? Anche io come Gilli ho cercato sempre di sorridere. Avevo questa persona che consideravo “amica” e con lei mi sono sempre aperta e credevo di avere una spalla su cui piangere, fino a quando non mi ha detto che ero “lagnosa ed egoista” perchè quando ci incontravamo, le raccontavo tutto… E’ stata una pugnalata. Una conferma che il dolore è nostro e che nessuno può capire cosa si prova a convivere col cancro, se non l’ha provato.
Anche io vi ho lette e cercate e ora sono contenta di avervi ritrovate
Mari6628 Febbraio 2019 at 14:01 #1117io rido eccome, sono viva fino a prova contraria. E ho cercato di spiegarlo a chi mi sta intorno. Detto ciò, la Toffa mi sta sulle balle ma condanno chi arriva a tanto, come si permette? Oggi a me domani a te mi verrebbe da rispondere. Nessuno sa esattamente quando sarà la sua ora, quindi il genio potrebbe avere un infartino fulminante dopodomani o un incidente d’auto o chissà. Magari trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, vedi quel poveraccio di ragazzo rimasto paralizzato senza colpa alcuna.
Tu Gilli mia la tua “amica” rimettila un po’ al suo posto, io lo farei.28 Febbraio 2019 at 15:18 #1118Nadia Toffa è un personaggio pubblico, come tale parla ad una platea indistinta nella quale si trova di tutto, compresi gli psicopatici. Lei si è pure resa sgradita con affermazioni “discutibili”, dovute più che altra alla complessità e alla delicatezza del tema che intendeva affrontare, senza averne le capacità comunicative e/o analitiche.
L’amica di Gilli invece è un caso veramente triste. Spero, Gilli, che tu le abbia risposto con almeno un po’ di “cattiveria”. Mi stupisco di che vertici possa toccare l’umana insensibilità.
28 Febbraio 2019 at 15:28 #1119Si, anche a me la Toffa sta abbastanza sulle balle (e ci stazionava anche prima) , ma insopportabile leggere commenti simili.
In quanto alla mia “amica”, sta’ sicura, cara Ottimizziamo, che non mi sono frenata neanche un po’ nel ribattere, ed ho messo su un altro piano la nostra chiamiamola amicizia.La realtà è che per la maggioranza delle persone, chi è stato colpito dovrebbe mettersi in un angolino a piangere e a disperarsi….in tal caso tutti si sentirebbero portati ad essere amorosi confortatori, dimostrando una immensa carità d’animo e sconfinata generosità…..ma se i colpiti di cui sopra reagiscono con forza e con coraggio, e riescono perfino ad avere momenti di felicità, allora quasi quasi si stizziscono…..almeno questo è capitato a me…
Per fortuna le persone care, quelle veramente care, che ci amano sul serio, sono tutt’altra cosa….e poi vuoi mettere tutta la nostra combriccola di Dure pronta a sorreggersi a vicenda con tanto consapevole affetto?
Tiremm innanz….e lasciamo dietro alle spalle chi non ha importanza.
Intanto oggi a Roma splende il sole e l’aria sembra già quella di aprile. Poco fa, armata di guanti da giardinaggio, zappetta e terriccio concimato, mi sono dedicata a svegliare le tante piante della mia terrazza….ci sono perfino tre ulivi, di cui uno grandissimo, e cikas, limoni, piante aromatiche ed un misterioso alberello nato da un seme portato dal vento…..ho potato, riseminato e grandi docce con la pompa…… e chissene se fra due settimane, col cuore un filino a tamburo, andrò a fare le ecografie di controllo….Siate serene compagnette care, si può essere felici volendo. Un abbraccio, Gilli.
28 Febbraio 2019 at 21:22 #1121Ciao Gilli, non ci conosciamo… anzi tu non mi conosci perché mi sono iscritta da poco ma io conosco te, come tante altre di questo gruppo, perché vi leggo da anni. Mi chiamo Paola, sono romana e quello che scrivi sulla nostra città lo condivido in pieno, come condivido il desiderio di fare, di ridere, di far passare oltre i pensieri e le ansie.
Un abbraccio
Paola -
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