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Risposte
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Emme perché seccarmi? Non lo fai affatto! Ti leggo e ti auguro sempre che le cose per te e per la tua famiglia trovino presto una buona risoluzione. Siamo sempre tutte un po’ sospese…
Nonna Elle sono felicissima per te per il buon esito della PET. Goditi questo notevole sollievo!
In quanto alla mia di PET avrei potuto avere il referto anche il giorno seguente, ma avrei dovuto tornare là dove ho fatto l’esame…ed è lontanuccio, niente parcheggi, taxi pressoché introvabili se non con una botta di fortuna, ed autobus affollati con una gran massa di persone incuranti del fastidio di dover sentire le infinite chiacchiere a vuoto, e a voce altissima, con i cellulari…
Così ho chiesto di mandare il referto alla loro sede che posso raggiungere a piedi….forse domani? Dopodomani? Tutto sommato non ho una gran fretta, la presenza di linfonodi nell’addome è già stata sancita dalla TAC, l’unico passo da fare è mandare il referto alla mia radiologa (in ferie ma tuttavia a disposizione via mail), e lei a sua volta si confronterà con il radiologo dell’ospedale che dovrebbe prendersi cura di me, nel caso che la radio sia possibile,
Insomma un bel giro di giostra ed io cerco di prendere il tutto con calma (…pare vero).
E intanto il clima infuocato prosegue inclemente, e questo non aiuta nel cercare di divagarsi un po’, ma io decisa (o abbastanza incosciente), ieri mi sono fatta la mia passeggiata di buon’ora fino al laghetto di Villa Borghese….tante barche, tanti cigni, papere, alberi di alloro ,,,e tanto caldo. Il lago con tempietto di Esculapio è sempre bellissimo ed io ogni volta rivedo me bambina sulla barca con il mio Papà che remava…secoli fa. Un’immagine piena di nostalgia stampata nella mente e nel cuore.
Che belle parole riesci sempre ad estrarre dai tuoi pensieri, cara Gilli, anche se lasciano trasparire un po’ di tristezza.
Datti forza e speriamo veramente che la situazione sia migliore di come appare.
Io ieri effettivamente ho festeggiato sul collio goriziano anche se senza il prosecco suggerito da Susanna. Certo è che trovarsi in quei luoghi meravigliosi circondati dalle vigne senza assaggiare un goccio di vino sembra un controsenso, ma così è. Avrei dovuto annaffiare il Palbociclib che prendo di solito a pranzo con un bel calice di sauvignon? Non mi è sembrato il caso.
Buona settimana a tutte!
- Buongiorno a tutte, naturalmente anch’io seguo con empatia i vostri controlli, sono contenta quando sono confortanti e mi rattristo quando percepisco la vostra ansia e la preoccupazione quando qualcosa non va. Confido che questo far fronte comune ai momenti avversi serva a liberare tanta energia positiva così utile in questi casi. Ancora un grande abbraccio, coraggio Gilli, che anche questa volta ce la farai!
Mi piace l’espressione “far fronte comune”! Come se tutte insieme potessimo distruggere le maledette palline. Sembra di non poter far niente ma in realtà non è proprio cosi : il nostro sopravvivere rivendicando una qualità di vita piu che accettabile spiana la strada alle nuove cure e alle nuove strategie. Io sono convinta , un pò, ingenuamente, che noi ci si faccia del bene!
Gilli ammiro in te questa capacità di razionalizzare e attendere: davvero conto sul fatto che avrai atteso per una risposta ottimistica.
Io al momento sono nel mio eremo isolano, per me è come uno stacco da tutto e tutti. Qui è dove mi riesce difficile ricordarmi la terapia (ma dove vengo assalita dai sensi di colpa se dimentico la pillola), è dove penso di poter fare tutto come se niente fosse (e mi schianto in salita a piedi sotto il sole perchè non ce la faccio) , è dove passo la giornata in mare (e poi disperatamente cerco un luogo al riparo per resistere all’ennesimo assalto del malefico abemaciclib 🙂 ).
Controlli , marcatori e visite : vediamo di pensarci al rientro-
Cara Gilli e care tutte,
il caldo non demorde ed è difficile in tanta afa pensare razionalmente e essere positivi. Sono convinta, cara Gilli, che la Pet sarà buona, o, almeno, ti permetterà terapie non particolarmente invasive..Hai fatto bene a non chiedere subito il referto, a non avere fretta, lo saprai quando sarà il momento; questo periodo a ridossò delle ferie non aiuta ad avere subito disponibilità da parte dei curanti ..ma non importa..godiamoci il momento, passeggiamo, cuciniamo, stiamo con i nostri cari o svolgiamo le attività che piu’ ci fanno star bene…al momento opportuno ci rimboccheremo le maniche per combattere il mostriciattolo..
Un abbraccio
Salve ragazze, dallo ieo dicono “trascurabile versamento compatibile con esiti intervento” . Quindi tutto ok.
Gilli spero sia di buon auspicio anche per te.
vi abbraccio. EmmeRisveglio molto presto stamattina, mentre il Parco di MOnte Mario ancora brucia, alberi stecchiti e neri sembrano fantasmi di aspetto lunare ed un odore acre di fumo invade le nostre case…
Ebbene si, care amiche, Monte Mario a due passi dalla mia casa, spettacolo verde e ormai quasi del tutto ex tale, che mi allieta quando esco sulla terrazza, sta ardendo ancora dopo quasi ventiquattro ore dall’incendio innestato dalla comunità di rom che, nonostante recenti numerosi sgomberi tornano, come recidive, ad occupare il nostro caro bel Monte, il Clivus Cinnae dell’antica Roma, dove sorgevano ville dei patrizi romani, fortificazioni al tempo di Mario e Silla, la via Francigena di cui anche Dante parlava…bhè tutto ciò sta andando a fuoco, “grazie” ai quotidiani falò che i “residenti abusivi” di cui sopra accendevano pericolosamente per cucinare….
E con il verde annerito e fumante si aggiungono i miei ricordi di bambina, quando esisteva lassù ancora un torrente (poi interrato per questioni di viabilità…ehhh) e scalavo quei 139 metri di altezza col mio Papà, pensando di essere un alpino in altissima montagna…e i canneti, i viottoli nascosti, zone ancora di sabbia e conchiglie fossili, a testimoniare i millenni addietro quando il Monte era sommerso dal mare….
Perdonate questo divagare che esula dai contenuti del nostro Forum, ma volevo esprimere anche a voi la tristezza di veder divorato dal fuoco colpevole il “mio” monte…ciò nonostante mi sto preparando per andare di nuovo in ospedale per portare referto e dischetto della Pet, appena fatta, al medico radiologo incaricato dalla mia di radiologa, tuttora in ferie ma tuttavia in contatto con me, che mi saprà dire che cosa poter fare per il linfonodo malandrino che ha invaso e preso possesso (…anche lui!) della mia pancia…
Scusatemi ancora per il mio lungo sfogo extra-argomenti-medici….ma so che capirete.
Vi abbraccio, e intanto continuano a volteggiare gli elicotteri che versano acqua del Tevere sui fuochi ancora indomiti…
Gilli,
È sempre un dolore vedere bruciare il verde che amiamo e che dovrebbe proteggerci dalla calura!!
Sulle responsabilità sei sicura? Nel senso; non c è qualcun altro a cui farebbe comodo fare tabula rasa e magari costruire?
Speriamo di no e che torni a verdeggiare la zona con un buon programma di rimboschimento!!
Anni e anni fa tutta una pineta qui sulla mia isola brucio grazie a qualche cretino che lancio’ i fuochi a ferragosto senza tener conto del vento. Fu veramente un disastro che rischio’ di coinvolgere anche l intero paese. Una nottata con i volontari per arginare e l attesa dei pompieri che arrivarono solo il mattino dopo col traghetto. Sono passati più di venti anni ma si vedono ancora le tracce: ci sono arbusti ma gli alberi non sono più tirnati
Come ti capisco, cara Gilli. Sono scene che hanno colpito e rattristato anche me, nonostante sia a centinaia di km di distanza. Provo dispiacere ma anche tanta rabbia perché quello che è evitabile si DEVE evitare. Quindi immagino quello che devi provare tu. Ieri mentre ascoltavo la notizia al Tg ti ho pensata e mi sono chiesta se magari il disastro fosse proprio vicino a dove abiti tu. Mi dispiace moltissimo. Un in bocca al lupo per oggi!
Che tristezza veder distruggere tanta bellezza per disattenzione e ancora peggio si trattasse di dolo!
Ci si sente veramente impotenti di fronte a questi avvenimenti.
Ti sono vicina e addolorata.
Bene gilli,
Il verde se ci impegnamo ritornerà , è possibile ma bisogna lavorarci.
Per te invece spero buone soluzioni
Anche io, vedendo la notizia al TG, ho pensato a te Gilli … un vero disastro, il verde che dovremmo preservare per il nostro benessere … che tristezza!
Aspettiamo di sapere nuove anche x la radio 😉
Un abbraccio
Eli
E oggi, domato l’enorme incendio di Monte Mario, appare la triste visione di una parte della collina nera, bruciata, con stecchi rinsecchiti di ex alberi…ed è inaccettabile che il Comune di Roma, con sindaco allegato, abbiano sistematicamente ignorato le tantissime denunce dei residenti che, dalle terrazze una volta con vista sul verde, e ormai con squallida vista su baraccopoli circondate da muraglie di immondizie, facevano presente che quotidianamente si alzavano da quelle zone disastrate, continui falò con altissime colonne di fuoco, colonne minacciose e paurose.,,,e daje e daje siamo arrivati al mega incendio…ovviamente senza colpevoli da punire…visto l’andazzo della garanzia di immunità agli abitanti “spontanei” e piromani…
Niente, nessun intervento da chi dovrebbe proteggere noi romani, ignavia completa e assoluto disinteresse per la nostra sicurezza.
Grazie al tempestivo lavoro senza sosta, anche tutta la notte, di pompieri ed elicotteri che versavano acqua del Tevere sui falò accesi…finalmente l’incendio è stato domato. Resta una costante puzza di bruciato che invade le nostre case, ed un senso di tristissimo incavolamento contro chi protegge non certo noi….
Con questo stato d’animo stamattina alle 9 sono entrata nel reparto di radioterapia dell’ospedale, dove avrebbe dovuto aspettarmi il radiologo che, studiato il dischetto della Pet, avrebbe poi sentenziato sul da farsi…ma il mese di agosto, anche per gli ospedali, è un mese disgraziato (ma per i pazienti, soprattutto oncologici che non vanno certo in vacanza..).Medici quasi tutti in ferie ed il radiologo di cui sopra, è rimasto il solo ad occuparsi del numero infinito dei pazienti. Sono rimasta seduta in sala d’attesa, dalle 9 alle 13…ben quattro ore.. stavo quasi dimenticando perché ero lì…
Alla fine sono tornata a casa, con nulla di fatto, coda fra le gambe, con la promessa delle infermiere che riceverò una telefonata da parte del radiologo non appena avrà trovato uno spazietto di tempo per consultare le mie carte. Quando? Forse stasera? Forse domani? Boh….
Gilli molto scoraggiata e incavolata.
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