- This topic has 19 replies, 7 voices, and was last updated 12/10/2019 at 16:29 by
.
-
Risposte
-
Quando pensi di aver dato abbastanza e di meritare un attimo di pace la vita decide che anche tuo figlio debba soffrire un Pochino (perché no).
Ragazzo di 18 anni brillante a scuola, atleta di pallanuoto inizia a manifestare una serie di disturbi psicosomatici che gli rendono le giornate una schifezza. Ho chiesto aiuto ad una terapeuta ma ancora non vedo grandi miglioramenti… Anzi
Avete esperienze da condividere per darmi conforto?Ciao, non ho esperienza diretta da condividere perché non ho figli… però so per certo che i disturbi psicosomatici, in qualunque natura si manifestino, non si risolvono facilmente e la psicoterapia è un processo lungo.
Ma lui è convinto di farla? E’ un lavoro su se stessi importante, difficile per tutti e in particolare per i giovani che hanno ancora una personalità in via di formazione.
Se lui è convinto di farla e la terapeuta vi ispira fiducia, insistete. I risultati arrivano col tempo….Grazie Danny
al momento è l unica strada da percorrere non credo ci siamo alternative….. sta vivendo ora la paura della mia malattiaGuarda Carolina..io ho una nipote che all inizio del mio percorso aveva 12aa..eravamo convinte mia sorella ed io,di essere riuscite a tenerla fuori..pia illusione..si è tenuta dei rospi che ha potuto sputare fuori verso le scuole superiori..Non era paura della malattia..ma di perdita..così un bel giorno abbiamo fatto una “gita”,le ho fatto visitare i luoghi di cura..uno a uno..e poi si è rifatto il giro ..dicendole ora guarda le persone..chi accompagna chi.. le persone che ci lavorano…finalmente vedeva con i suoi occhi le cose sentite o sussurrate..un abbraccio.
Ciao Chiarinu’
Il problema è proprio la perdita del genitore. Nel mio caso ancora più sentita considerando un papà poco presente. La terapeuta mi dice che se fosse stato un pochino più “spartano” avrebbe reagito diversamente. Mi chiedo a 11 anni quanto avrebbe potuto essere i dipendente?Ciao Carolina,
se puo’ aiutarti, ai tempi della mia diagnosi di carcinoma mammario mia figlia frequentava le elementari. L’Oncologa era stata subito chiara dicendomi che dovevo informare la bambina della malattia e mi invito’ a portare la bimba in day hospital per vedere dove si curava la sua mamma.. e così abbiamo fatto, organizzando questa “gita” nel mio day hospital dove ha conosiuto le signore con le quali mi intrattenevo durante le terapie, le infermiere che l’hanno riempita di caramelle, i medici sorridenti che mi hanno aiutato a guarire…ora frequenta le superiori…e ha intrapreso un percorso che la dovrebbe aiutarla asuperare il test di medicina…
ciao Carolina,
che classe frequenta tuo figlio? E perché questo rifiuto della scuola?
Quali sono le sue paure che le impediscono di frequentare regolarmente?Ultimo anno di liceo scientifico, media del 9 senza grande fatica….. ansia e paura di stare male in classe. Sembra un altra persona non lo riconosco
Si chiamano attacchi di panico, per fortuna si possono curare in modo efficace..
In genere arrivano in seguito a periodi problematici, ma vedrai che si superano
In bocca al lupo di cuore!Ma il rifiuto è solo della scuola, o i luoghi chiusi in genere?
Sei sicura che il problema non sia nato proprio lì ?
Qualcosa di cui non ti vuole parlare?
Un litigio importante, invidia da parte di qualcuno, una ragazza, bullismo?
Nelle scuole sono molto frequenti, purtroppo.
È strano che un ragazzo così brillante nello studio, ad un tratto abbia un disagio così forte.
Non so….
- You must be logged in to reply to this topic.