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- This topic has 28 replies, 23 voices, and was last updated 05/09/2019 at 17:18 by liberty1955.
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27 Luglio 2019 at 21:12 #2129
REDFOX
Concordo pienamente su tutto!!30 Luglio 2019 at 18:35 #2164Grazie a tutte per i vostri pensieri. Mi hanno rincuorata.
E’ da quando mi sono ammalata (due anni) che trovo puntualmente qualcuno che mi ricorda che devo combattere, che “la testa” può tutto. A volte mi sono sentita in colpa per i miei momenti di sconforto.
Ecco, grazie a tutte voi che mi avete fatto sentire normale.31 Luglio 2019 at 06:58 #2169Salve a tutte.
Il punto credo è che nessuno sappia veramente rapportarsi con una persona malata di cancro e tutti dicono la prima cosa che gli passa per la testa e pare sensata, dando così il loro contributo. Pensano di incoraggiarci dicendoci..ma tanto tu sei forte oppure ti ammiro per come la stai affrontando..
Ma come altro devo affrontarla?
Io rispondo sempre che mi sembra naturale voler continuare a vivere e questo include anche continuare a sorridere, restare in piedi e non permettere alla malattia di prendersi troppo spazio ma quanto vorrei a volte non dover essere così forte e semplicemente riposare. Purtoppo nel mio caso, se mollo un po’, vedo che tutti crollano, mio marito, le mie figlie, mia madre, le mie sorelle..quindi devo stare sempre in tiro. Non mi sento un’eroina ma una persona normale a cui è toccata una malattia che non voleva ma vuole continuare a vivere.31 Luglio 2019 at 07:00 #2170Salve a tutte.
Il punto credo è che nessuno sappia veramente rapportarsi con una persona malata di cancro e tutti dicono la prima cosa che gli passa per la testa e pare sensata, dando così il loro contributo. Pensano di incoraggiarci dicendoci..ma tanto tu sei forte oppure ti ammiro per come la stai affrontando..
Ma come altro devo affrontarla?
Io rispondo sempre che mi sembra naturale voler continuare a vivere e questo include anche continuare a sorridere, restare in piedi e non permettere alla malattia di prendersi troppo spazio ma quanto vorrei a volte non dover essere così forte e semplicemente riposare. Purtoppo nel mio caso, se mollo un po’, vedo che tutti crollano, mio marito, le mie figlie, mia madre, le mie sorelle..quindi devo stare sempre in tiro. Non mi sento un’eroina ma una persona normale a cui è toccata una malattia che non voleva ma vuole continuare a vivere.1 Agosto 2019 at 13:32 #2189quote Daniela” pid=’1919′ dateline=’1564556455:Salve a tutte.
Il punto credo è che nessuno sappia veramente rapportarsi con una persona malata di cancro e tutti dicono la prima cosa che gli passa per la testa e pare sensata, dando così il loro contributo. Pensano di incoraggiarci dicendoci..ma tanto tu sei forte oppure ti ammiro per come la stai affrontando..
Ma come altro devo affrontarla?
Io rispondo sempre che mi sembra naturale voler continuare a vivere e questo include anche continuare a sorridere, restare in piedi e non permettere alla malattia di prendersi troppo spazio ma quanto vorrei a volte non dover essere così forte e semplicemente riposare. Purtoppo nel mio caso, se mollo un po’, vedo che tutti crollano, mio marito, le mie figlie, mia madre, le mie sorelle..quindi devo stare sempre in tiro. Non mi sento un’eroina ma una persona normale a cui è toccata una malattia che non voleva ma vuole continuare a vivere.Hai ragione Daniela… Io parlo per me. Ho questa amica malata e vorrei starle vicino, vorrei dirle cose che le facciano bene al cuore. Invece è difficilissimo perchè so di rischiare di essere insensibile, invadente… Però a non dire niente mi sembra di essere menefreghista e non è così, perchè le voglio bene. Così, come dire, centellino gl interventi, sperando di non sbagliare…
1 Agosto 2019 at 19:21 #2192Ciao
Io sono del parere che gli amici devono essere invadenti, di quelli che non ti lasciano il tempo di pensare.
Questo genere di amica, non potrà dire niente di tanto sbagliato perché sarà talmente vicina a lei da sapere di cosa ha bisogno.
Per me è stato così. Ai miei amici, che non mi hanno mai abbandonata, devo davvero tanto.26 Agosto 2019 at 21:31 #2302Comunque la retorica è ripartita ieri,quando l’allenatore è andato alla partita. Io ho lavorato durante la chemio, ho scelto così perché era una piccolissima cosa che mi regalava attimi di normalità,sgombravo la mente e mi sentivo di mantenere un contatto con la vita di prima.Solo questo,non era eroismo,era voglia di normalità. Ecco avevo bisogno di dirlo da qualche parte:penso che se anche lui sta solo cercando normalità, tutto questo chiacchierare su quanti chili ha perso e su come è provato,ma anche determinato,non gli sia di aiuto.Scusatemi lo sfogo,vi abbraccio!
27 Agosto 2019 at 14:07 #2305http://www.dailygood.org/story/1472/heavy-things-grant-snider/
Spero riusciate ad aprire il link, è una illustrazione di Grant Snider, che personalmente amo molto.
Quando il mondo cade a pezzi, è solo questione di continuare a danzare. Altro che guerra e guerrieri.27 Agosto 2019 at 20:21 #2306Bellissima, grazie per averla condivisa!
27 Agosto 2019 at 20:24 #2307Bellissima! Grazie Beba cara
28 Agosto 2019 at 19:12 #2314Bellissima Beba
30 Agosto 2019 at 18:04 #2315Avete dato voce ai miei pensieri… anche questa volta… come sempre.
Grazie di cuore.
Un abbraccio.
AC1 Settembre 2019 at 22:23 #2321Ho proprio detto (diciamo urlato) a mia madre, qualche giorno fa, il prossimo che viene a dirmi che nn sono positiva abbastanza , lo caccio di casa. Cosa ne sanno loro del dolore di doversi separare dalle tue figlie perché sei malata….
5 Settembre 2019 at 17:18 #2343Sono in piena sintonia con il pensiero di Beba. Quando vado ai controlli e qualche infermiera mi vede giù e comincia a tempestarmi di: “non devi fare così”, “stai mollando proprio adesso” e la classica frase “il cancro non fa sconti a chi non reagisce”, beh, avrei una voglia matta di rispondere per le rime con accompagno di un vaffa, poi, dico, che mi metto a spiegare agli altri che ancora non sono riusciti a capire la psicologia delle persone colpite nonostante ore e ore passate nei reparti ad accudirle. Non mi sento guerriera o altro aggettivo, ma una donna sfortunata a cui è capitata questa malattia, che me la devo vivere tutta, nel bene e nel male, quindi rispetto per chi ce l’ha e non si aggravi più di tanto questa condizione soltanto aprendo la bocca e dandoci fiato.
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