Forums Le nostre storie L’ansia, la paura, la sfortuna.

Stai visualizzando 8 post - dal 1 a 8 (di 8 totali)
  • Autore
    Risposte
  • #20160
    Antonio
    Partecipante

      Se siete sedute vi racconto una brutta storia.
      Riguarda mia moglie, me, e in simpatia pure chi legge. Come ben sapete dopo l’operazione, ogni tanti mesi, si fanno i test markers e poi la eco-mammografia. Se va bene poi lo si fa annualmente.
      Passano gli anni, più di 10, ma ogni volta che si va a vedere l’esito degli esami del sangue comincia l’ansia, quasi il panico nel aprire quella dannata busta. E si tira un buon respiro di sollievo se va tutto bene e allora tutto pare più bello. E così è stato, dei tre markers Cea, Ca 19.9, Ca 15.3 e la fosfatasi alcalina tutto ok.
      Perciò si affronta l’eco-mammografia con cuor più leggero. Infatti nell’ospedale convenzionato dopo la visita ci viene rilasciato il debito foglietto che in pratica dice tutto bene. Evviva! ci vien la voglia di andare a far le spese dai Cinesi, lei voleva comperare delle scarpette per l’estate… Arriva una chiamata sul cellulare della moglie… sa dovrebbe ritornare in ospedale… voce impacciata… dovremmo comunicarle…
      Avete mai avuto la sensazione che il mondo cada addosso? penso che molte di voi l’abbia provato, guardo per un attimo la moglie ma non le dico nulla, prendiamo la macchina e ritorniamo.
      Colui che l’ha chiamata si fa avanti e le ritira il foglietto e si scusa dicendo che… in effetti c’è un linfonodo sospetto di 6 mm ed è Bi Rads3. Alla fine ci consegna una nuovo foglietto e ci dice di andare all’ospedale principale e di consegnarlo ad un dato sportello.
      Subito con il cellulare vedo che: BI-RADS 3: PROBABILMENTE BENIGNO, rischio di malignità < o = 2%, è raccomandato follow up a 6 mesi o prelievo di cellule o tessuto (agoaspirato o biopsia).

      Mezzora dopo avevamo già consegnato la relazione allo sportello dell’ospedale. L’addetta ci disse che sarebbe stata chiamata. In effetti dopo pochi giorni una telefonata ci fissa un appuntamento con un’oncologa. Pensammo che forse il linfonodo essendo piccolo, l’oncologa volesse parlarci, rassicurarci e prendere tempo.

      #20161
      Antonio
      Partecipante

        All’appuntamento, capiamo che l’oncologa non vuole parlare ma fare i prelievi, la moglie entra e passano i minuti… venti , trenta, cinquanta alfine esce piangendo, dicendomi: ho paura che sia ritornato.

        Praticamente le hanno fatto di nuovo l’eco mammografia e hanno trovato altri linfonodi sopspetti, l’hanno massacrata con una decina di punture fra aghi aspirati e biopsie nel cavo ascellare, e l’oncologa le disse: signora si prepari, ma bisogna prenderla un po’ per volta.

        Aspettiamo gli esiti, l’altro ieri dopo solo 8 giorni ci arriva la chiamata per un appuntamento per domani 18 luglio. La fretta e l’esito così veloce non promette niente di buono.

        Ma mi domando, è possibile, ma l’ho letto in qualche parte, dei falsi negativi e della poca sensibilità dei markers, di non essere mai sicuri, nè di loro nè di una ecografia – fatta male? – vi consiglio perciò alla visita di dire di esaminare bene tutti i tre gruppi di linfonodi ascellari.

        Ora se i linfonodi sono positivi, bisognerà ricercare la fonte primaria, ma domani avremo le idee più chiare.

        #20162
        NonnaL
        Partecipante

          Mi dispiace molto Antonio per quanto è successo, ma ormai si sa che marcatori negativi non significa niente tumore. Piuttosto è vero il contrario, marcatori positivi=cancro molto probabile.

          Ciò detto, aspettate fiduciosi domani quando il quadro sarà più chiaro come anche le soluzioni.

          Un abbraccio a te e a tua moglie.

          #20163
          Picchio
          Partecipante

            Caro Antonio,

            puoi anche leggerla che è meglio una massacrata subito cosi che un follow up a sei mesi! Forse tutto si risolverà in

            una bolla di sapone, forse no… ma in quel caso avrai la consapevolezza di essere intervenuto al minimo accenno.

            In ogni caso una pezza ce la metti.

            #20164
            Eli75
            Moderatore

              Concordo con Picchio; meglio una massacrata ( pure x nulla ) che attendere sei mesi, rischiando fosse qualcosa di brutto.

              Una pezza si mette; attendiamo con te il colloquio di domani, facci sapere.

               

              Eli

              #20170
              Antonio
              Partecipante

                18 Luglio 2024

                Eccomi,

                Entriamo, c’è il primario, lo stesso che l’aveva operata dodici anni prima, la moglie molto caricata glielo rammenta, lui sfoglia e guarda il computer (fascicolo sanitario) poi dice… putroppo… abbiamo dei linfonodi positivi…
                (solo dopo, guardando i fogli ricevuti noto le dimensioni dei linfonodi, uno di 19 mm un altro di 17 e uno in alto di 13mm).

                Insoma stringendo, perchè quando capitano queste cose non sei molto presente con la testa, aggiunse: probabilmente la cura ormonale teneva sotto cura il tumore, finendola è riapparso.

                Alle nostre domande rispose che i markers tumorali non servono a niente, tanto che non si richiedono più, (si sa che non è totalmente vero) i linfonodi positivi sono diversi ma di natura poco aggressiva, ma si dovrà fare lo stesso una revisione (dissezione) ascellare, si comincia facendo una tac superiore per cercare la fonte, dopodichè avremo un altro colloquio.
                Hanno prenotato una tac per il 25, e subito un piccolo prelievo di sangue per vedere la creatinina. (mia moglie ha un solo rene – la sfortuna).

                Così siamo usciti anestetizzati come se questa faccenda fosse capitata ad una altra persona. Ora comincio a realizzare le ‘défaillance’ del sistema.

                – Se, se, se, ma il fatto che mi fa arrabbiare di più, che un ecografista deve vedere 19 mm e 17 e 13, e non uno solo da 6mm si e no. E chi è che mi assicura che non fossero già presenti un anno fa.

                Poi leggo…
                Gli ospedali italiani “dovranno aspettare fino al 2026 per sfruttare nuove tecnologie diagnostiche come Tac e risonanze magnetiche di ultima generazione, acceleratori lineari o ecografi digitali su cui il Pnrr investe ben 1,2 miliardi”…

                Buona vita a tutte voi

                #20171
                mauraanna
                Partecipante

                  Ciao Antonio,

                  mi dispiace per quanto capitato a tua moglie, potrebbe capitare ad ognuna di noi.Troveranno sicuramente una cura adeguata ma, ti capisco, la rabbia è tanta. Vi sono vicina e vi stringo forte, comunque non arrendetevi, potete sempre chiedere un secondo parere.

                  #20177
                  Eli75
                  Moderatore

                    La rabbia ci sta tutta !
                    Poi ci si rimbocca le maniche e si va avanti, dandovi forza l’un l’altro.

                    Eli

                  Stai visualizzando 8 post - dal 1 a 8 (di 8 totali)
                  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.