Ciao Fenice, benvenuta! Io qui sono “antica”, ma nuova nelle metastatiche, con diagnosi di aprile 2024. Capisco il tuo senso di apprensione, se stai facendo tutto quello che è possibile. Io, pensando a cosa avrei potuto fare per non pentirmi un domani di non averlo fatto, a luglio scorso ho prenotato una visita con un luminare dell’IEO, attualmente presidente di ESMO, specialista in terapie innovative: per avere una seconda opinione, sul mio percorso terapeutico. Nel mio caso ero e sono molto preoccupata perchè non tolleravo il Ribociclib nè con 3 compresse nè con 2. In quel momento mi trovavo a un bivio, se passare a 1 sola compressa, o cambiare il R. con Abemaciclib. Il consulto ha sostanzialmente confermato il percorso fatto, ho avuto dei consigli per le incertezze del presente, mi ha fatto fare alcune indagini (che ripeteremo), e ho adesso il riferimento di questo prof, per future (spero più lontane possibile) ulteriori complicazioni.
Nel tuo caso, se tolleri bene la terapia e la malattia è sotto controllo, è una buona situazione, veramente! Vedi tu se fare qualcosa del genere, o no. In generale, da veterana del “settore”, con tanti errori e tante cose buone del mio personale lunghissimo percorso oncologico (dal 2004), ti consiglio di non abbassare mai la guardia, di chiedere, di informarti, cercando però di stare anche tranquilla, per quanto possibile.
Anche io sto conducendo una vita normale e quasi nessuno sa della mia nuova situazione. Lavoro normalmente, esco e non è cambiato niente; talvolta mi pesa non condividere ma sono sicura che adesso sia la cosa giusta, per me. Anche io mi chiedo dove sto andando, e nei giorni “no” non so cosa rispondere; nei giorni in cui mi sento più leggera, mi piace andare, più dritta che posso, su questa strada, che vedo analoga e bella al pari di quella di prima, solo un pò più stretta.