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- This topic has 20 replies, 14 voices, and was last updated 11/02/2019 at 18:55 by danny-la-mangusta.
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9 Febbraio 2019 at 10:46 #845Anonymous
Capisco bene cosa vuol dire Danny.
Quando l’incontro con la malattia, se pur traumatico, è un evento che si chiude è una cosa.
Ma quando “infili “diversi anni consecutivi come è successo a lei e pure a me (2013, 2014, 2015, 2016)
a parte la ricostruzione post mastectomia, tutti gli altri erano interventi per rimuovere un tumore…beh il discorso cambia.Anche io faccio programmi soprattutto i viaggi che sono la mia passione. Ma fino a che non arriva il giorno della
partenza è uno stress perché la paura di non poterlo fare è intensa.A volte in compagnia mi capita di dire “si, il prossimo anno…. ” Poi tra me penso subito: il prossimo anno?????????
E sai che non puoi fare progetti troppo in là. E’ veramente destabilizzante.10 Febbraio 2019 at 13:09 #879Carissima Uffola,
anch’io come te faccio piuttosto fatica a programmare dopo il tumore al seno…non capisco il perchè ma anche il piu’ semplice dei prograammi mi mette ansia, quasi paura in quanto temo che non possa essere realizzato.
In tempi non soapetti, ovvero prima della malattia, programmavo qualsiasi cosa con un’entusiasmo incredibile; questo anche quando avevo la bambina piccola e veramente potevano nascere intoppi…ma non mi fermavo, ero una fonte inesauribile di ideee e progetti. Da quando ho avuto il carcinoma, anche se ho fatto due viaggi “importanti” come andare negli Stati Uniti e, lo scorso anno in Cina, ho sempre timore di prenotare o decidere quanlcosa per il timore di non potervi partecipare a causa della mia salute. Non importa se i controlli vanno bene, la paura c” e..non riesco a mandarla via.Penso che il nostro male, oltre a prendersi il nostro fisico sia in grado di minarci anche la mente insinuando paure immotivate non facendoci godere finchè siamo veramente in salute dei divertimenti che possiamo permetterci. Sono sempre stata una grande viaggiatrice e, unitanmebte alla mia famiglia ho girato abbastanza ma..ora..sono sempre perplessa prima di partire..Non capisco come sia possibile superare questo momento, devo farcela.ne va della mia serenità ..
10 Febbraio 2019 at 17:49 #895Danny, hai perfettamente ragione… comprendo il tuo stato d’animo, ma mi dispiace sentire le amiche un po’ sfiduciate. Continua pure a fare progetti e vai avanti. Un affettuosissimo abbraccio anche da Carmen.
11 Febbraio 2019 at 12:48 #902Ma no, dai non è “sfiduciate”. È solo realiste. Inoltre io credo che l’atteggiamento vincente sia puntare alla qualità e al valore della vita in ogni circistanza. Dovremmo cercare di non inseguire l’obiettivo della guarigione come precondizione della qualità della vita, dobbiamo imparare a stare bene, o il meglio possibile, in attesa di guarire (anche perché sappiamo che la guarigione non è mai certa e per alcune di noi non è più in agenda) . Oltretutto è una sfida più interessante 🙂
11 Febbraio 2019 at 17:57 #906Io sono a quasi due anni di malattia, a metà marzo ho il primo controllo a 6 mesi, gli altri sono stati tutti a 4.
Abbiamo prenotato 4 giorni di vacanza una settimana dopo i controlli. Anch’io ho il pensiero che qualcosa possa non andare bene, ma pensare alla vacanzetta mi gasa 🙂 Se dovrò sottopormi ad altri accertamenti, aspetteranno il mio ritorno, accidenti sono solo 4 giorni!11 Febbraio 2019 at 18:55 #907quote Frizza” pid=’539′ dateline=’1549907848:Io sono a quasi due anni di malattia, a metà marzo ho il primo controllo a 6 mesi, gli altri sono stati tutti a 4.
Abbiamo prenotato 4 giorni di vacanza una settimana dopo i controlli. Anch’io ho il pensiero che qualcosa possa non andare bene, ma pensare alla vacanzetta mi gasa 🙂 Se dovrò sottopormi ad altri accertamenti, aspetteranno il mio ritorno, accidenti sono solo 4 giorni!Ma infatti. Gli esami, indipendentemente dal risultato, non modificano il nostro stato di salute, quindi in teoria lo spazio per un viaggio, una serata, qualunque cosa… ci sta sempre.
Più che altro, se c’è qualcosa che non va o anche solo dei dubbi, si rischia di rovinarsi un po’ l’umore.
Sono andata un weekend a Genova per il mio compleanno, prima di partire sono passata in ospedale, per un controllino innocuo e superveloce dal radioterapista… che però mi ha “suonato le campane a morto” come sempre (adoro il mio radioterapista, è bravissimo, ma sta dalla parte del feretro). Mi sono rovinata l’umore per due giorni e il terzo, con la complicità del maltempo, sono pure tornata a casa in anticipo.
Mai più vedere medici prima della partenza. 😀 -
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