Forums › La malattia avanzata › Termoablazione mts epatiche
- This topic has 24 replies, 12 voices, and was last updated 04/10/2019 at 06:25 by alessandra.
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28 Agosto 2019 at 13:48 #2311
Grazie a tutte per le informazioni. Muso a te come va?
28 Agosto 2019 at 18:23 #2312Capecitabina non si perdono i capelli…
16 Settembre 2019 at 07:28 #2411Ciao,
io ho diverse metastasi millimetriche al fegato da 5 anni (relative a un tumore al seno her2+), dopo la prima chemioterapia con doxetacel sono andate in remissione per circa 3 anni. Due anni fa (stavo facendo solo trastuzumae e pertuzumab) sono ricomparse multiple insieme a una recidiva locale e ho cominciato diverse terapie che hanno fatto “scomparire” subito la recidiva locale sulla cicatrice della mastectomia ma le metastasi sono rimaste, da 9 mesi però sto facendo capecitabina e due mesi fa la tac ha riscontrato una diminuzione in dimensioni e numero delle metastasi.
La capecitabina mi ha dato soprattutto problemi di diarrea e nell’ultimo mese a mani e piedi, mi hanno ridotto le dosi da 3 settimane e per ora sto benissimo, mi sento piena di energia. Ho comunque sempre viaggiato, lavorato e vissuto discretamente bene considerando tutto.
Anche io ho chiesto per la termoabazione e mi è stato risposto che nella mia situazione non sono indicate, per il numero la posizone e la dimensione delle metastasi e perchè non sarebbe comunque risolutivo (almeno ora come ora)16 Settembre 2019 at 10:46 #2412grazie alessandra per quello che scrivi. per i fastidi a mani e piedi provocati dalla capecitabina, ottimo ed efficace farmaco anche nel mio caso, ti consiglio le creme all’urea (almeno 20-30%), dal profumo non gradevole ma utili; io poi ho sempre abbondato con le creme a base di olio VEA. bisogna normalmente rassegnarsi al fatto che i dispositivi elettronici non riconoscano le impronte digitali, quando si sta facendo capecitabina (mi sono sempre chiesta se si possa delinquere allegramente, nel frattempo…)
17 Settembre 2019 at 11:46 #2426Grazie beba!
anche io uso crema all’urea e proverò le formulazioni vea che mi consigli. Ho da poco sperimentato i calzini “con le dita” che sono utilizzati dai maratoneti per evitare la formazione delle vesciche alle dita e ammortizzano diminuendo lo sfregamento. Sono molto utili, ho potuto ricominciare a correre un pò e hanno accelerato la guarigione delle ragadi che si erano formate fra le dita dei piedi in estate
Uhm.. interessante la questione delle impronte…si potrebbe tentare una rapina! 😀2 Ottobre 2019 at 16:19 #2538Ciao a tutte! Vi leggo da un po’ ma solo ora ho trovato il “coraggio” di condividere con voi le mie esperienze. Per quanto riguarda le procedure alternative alla chemio, per le lesioni epatiche volevo segnalarvi la SIRT, una procedura di cui non ho sentito parlare nel forum. Io l’ho fatta a maggio, le lesioni colpite sono state affondate anche se, purtroppo, in concomitanza ne sono sorte altre, segno che la malattia sistemica era tutt’altro che sotto controllo. Motivo per cui ho subito cambiato linea terapeutica. Sono in attesa della pet a causa dell’ennesimo rialzo dei marcatori, forse anche l’EC ha fatto un buco nell’acqua…
Ad ogni modo, per tornare alla SIRT, mi è stato spiegato che può avere effetti molto positivi e coadiuvare l’azione dei farmaci chemioterapici, perché la sostanza radioattiva introdotta modifica il dna delle cellule tumorali rendendole più vulnerabili alla chemio.Un abbraccio a tutte!
3 Ottobre 2019 at 08:46 #2550Grazie Lexie, notizia molto interessante. prima di trovare il giusto SIRT su Google sono passata per uno studio di ingegneria, una dieta e una società produttrice di materie plastiche.
puoi raccontarci in che struttura l’hai fatto? anestesia locale? effetti collaterali? ti era stato consigliato per la collocazione particolare dei secondarismi? grazie!3 Ottobre 2019 at 20:06 #2569Ciao Beba, ho eseguito la SIRT a Latina, uno dei primi centri ad attuarla in Italia. La collocazione precisa dei secondarismi ora non la ricordo (calcola che per tre anni ho fatto solo TAC con contrasto e nei referti indicavano solo quattro/cinque lesioni target, ma se vuoi riprendo in mano il carteggio e ti dico bene), comunque mi era stata consigliata per ridurre il carico di malattia sul fegato e, hai visto mai, ripulirlo per bene. Prima di eseguire la tecnica vera e propria mi hanno fatto una PET per studiare bene l’organo e il posizionamento delle lesioni. Poi, nel reparto di emodinamica, sono entrati in via endoscopica dall’arteria brachiale per arrivare al fegato e iniettarvi un liquido di contrasto. Una volta certi che il sistema circolatorio epatico fosse compatibile con la tecnica mi hanno rimandato a casa con l’assicurazione che ero idonea. La SIRT vera e propria l’ho fatta una settimana dopo. Sono entrati dall’inguine, hanno raggiunto il fegato, embolizzato l’arteria che dal fegato si dirama verso lo stomaco e solo a quel punto hanno iniettato le microsfere di ittrio. Niente anestesia (solo all’inguine), dolore solo quando hanno embolizzato l’arteria e quando hanno iniettato le microsfere. Comunque mi hanno somministrato antidolorificii ed è passato. Gli effetti collaterali sono arrivati dopo che mi hanno riportato in camera (dolore allo stomaco, nausea) e sono durati alcune ore. Passata la notte, passato tutto. Alle cinque del mattino ero già in giro per la stanza, tre gg dopo ero su un aereo diretta per un week end in Spagna dove ho camminato senza sosta (ma al ritorno sono crollata!)! Se hai altre domande sono qui!
3 Ottobre 2019 at 20:34 #2570Già mi piaci, ragazza. Grazie per le informazioni!
4 Ottobre 2019 at 06:25 #2573quote paola.smera” pid=’2076′ dateline=’1566581820:ciao a tutte sono appena attiva nel forum…
bentrovate….io per metastasi epatiche ora da eribulina passo a capecitabina
chi l ha fatta?Ciao! Io 3 diverse microlesioni al fegato in tre segmenti diversi, da dicembre 2018 sto facendo capecitabina per via orale ogni giorno (una settimana di sospensione ogni 2) insieme al trastuzumab e un farmaco sperimentale il tucatinib che stanno testando e che dovrebbe essere indicato in particolare a chi ha metastasi cerebrali, non so però se sono nel gruppo che prende il placebo o il farmaco vero e proprio.
All’ultima tac la lesione più grande da 5mm è passata 3 mm e non ne sono comparse altre. In questi mesi i due effetti collaterali più importanti relati alla capecitabina sono stati la diarrea frequente e la sindrome mano piede che mi ha dato problemi di gonfiore dolore e dermatologici. Da un mese hanno abbassato le dosi e sto benissimo, la settimana prossima ho un’altra tac e spero di avere di nuovo notizie buone -
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