- This topic has 9 replies, 7 voices, and was last updated 18/11/2020 at 19:32 by
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Risposte
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Buon pomeriggio a tutte e a tutti! Inizio con il presentarmi. Mi chiamo Federico, ho 44 anni e scrivo dal Salento, dalla provincia di Lecce. Ovviamente non lo faccio per parlare di un’esperienza diretta, ma per raccontare la situazione di mia madre, Lucia, 68 anni a cui, nell’ormai lontano 1993, le fu diagnosticato un adenocarcinoma mammario al seno destro, trattato con una mastectomia eseguita nel reparto di Oncologia del Policlinico di Bari. Da allora, è seguito un periodo felice. Non fu necessaria nessuna terapia – mia madre ha un seno piuttosto piccolo ed, evidentemente, avvertì in tempo la presenza di quel nodulo – e Lucia poté tornare presto a lavorare – prima della pensione era un’impiegata postale – e a svolgere una vita felice. Anzi, forse più felice di quella precedente all’intervento. La consapevolezza della precarietà dell’esistenza umana la gioia di una vita che si rinnovava dopo la malattia modificarono, probabilmente, quei tratti a volte un po’ ombrosi e depressi del suo carattere.Tutto bene, quindi. fino all’estate del 2019, quando iniziò ad avvertire dei banalissimi sintomi di un raffreddore o di un’influenza. Tosse, decimi di febbre, spossatezza. Ma i giorni passavano e, nonostante l’uso di farmaci antiinfiammatori, quei sintomi non passavano. La visita di un controllo da uno pneumologo – mia madre ha sofferto per due volte di broncopolmonite – consigliò il ricoverò in ospedale, dove, dopo giorni e giorni di esami, il referto fu impietoso. Di nuovo lui: l’adenocarcinoma mammario, questa volta al quarto stadio, con metastasi a livello del mediastino, dello sterno e di alcune vertebre.Questa volta decidemmo di affidarci al personale medico-oncologico del vicino Ospedale di Tricase (LE), pur potendo contare sempre sui pareri di uno specialista dell’Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari. Di comune accordo, a Lucia è stata fatta somministrare una terapia a base di letrozolo e di abemaciclib, più una flebo al mese di Zometa. Per un anno è filato tutto abbastanza liscio. Gli esami periodici sui markers tumorali hanno registrato una progressiva discesa dei loro valori – CEA da 19.40 a 3, CA15.3 da 63.10 a 31.70 – e anche l’ultima TAC di giugno non ha evidenziato variazioni in aumento del tessuto metastatico.Dalla fine di quest’estate, però, trovo mia madre meno reattiva, più astenica. Il tempo che passa a letto è diventato maggiore di quello in piedi e, soprattutto, una progressiva nausea e anoressia nei confronti del cibo che non sia la frutta o i dolci (biscotti o brioches) che assume a colazione o a merenda. Abbiamo sempre fatto presente questo fatto ai medici nel corso delle visite periodiche di questi ultimi mesi, ma non abbiamo avuto una risposta soddisfacente. Confesso di avere un po’ paura. In questo periodo, mia madre è diventato il centro della mia vita e, insieme a mio padre e a mio fratello, stiamo combattendo una guerra per farla star bene. In questi tempi disgraziati, poi… tutto è esponenzialmente più complicato.Concludo con i miei più cari e sinceri auguri a tutte e a tutti i partecipanti a questo forum!Federico
ciao Federico, benvenuto.
come sempre diciamo, noi non siamo medici, però vorrei capire: leggo di una TAC di giugno, che refertava stabilità. quando è prevista la rivalutazione? ha continuato a monitorare i marcatori? può non essere nulla, ma credo che dovrebbero spiegarvi perché non abbiano ritenuto (siamo quasi a sei mesi dall’esame precedente) di procedere ad una nuova verifica complessiva. ovviamente, il principio è sempre lo stesso: nel caso abbiate dubbi, sempre meglio chiedere un secondo parere.
abbracci!Sì, certo. Ovviamente sono consapevole della natura di questo forum e mi sono iscritto proprio per questo. Rispondo alle tue domande e mi scuso per non essere stato più preciso nel mio precedente messaggio. La TAC è prevista per novembre, ma, durante la visita di controllo, che abbiamo svolto nei primi giorni di questo mese, abbiamo messo in evidenza questa nuova situazione, chiedendo di sollecitare questo esame per fugare qualsiasi dubbio. Ci è stato risposto di attendere una telefonata dall’ospedale. i marcatori, invece, li monitoriamo ogni mese e, per fortuna, non sembra ci siano scostamenti di rilievo.
Ti ringrazio della rispostaCiao Federico, benvenuto nel nostro forum .
Capisco e comprendo bene le tue preoccupazioni..
a breve, spero, avrete la tac, così ogni dubbio verrà fugato.Grazie per i complimenti e gli auguri che ci fai, contraccambio tutto, e ti mando un grande in bocca al lupo per l’esame della mamma.
Sono stata in Salento due anni fa, è meraviglioso!
Dacci notizie, un abbracciociao Federico, anche io come te sono qui per mia madre. capisco bene quando dici che tua madre è per te “tutto il tuo mondo”!!!
Visto che l’ultima tac era stabile, e pure i marcatori, non possiamo fare altro che sperare in positivo per la prossima tac.
come avrai sicuramente già letto in altri post qui …. se malauguratamente ci fosse qualche novità, gli oncologi potrebbero suggerire un cambio terapia.
io non sono medico, ma a me l’idea che ci siano tante terapie psicologicamente aiuta.
facci sapere aCiao Federico,
anche io pugliese come te. La malattia con me è stata rognosa da subito e quindi combattiamo.
Posso solo darti un po’ della mia striminzita esperienza. Io ho capito che spesso ci aspettiamo dai nostri oncologi risposte che loro non sanno e non possono dare. È giusto farsi e fare domande ma bisogna dare tempo alle terapie di fare il loro lavoro. A me per esempio la PET di maggio era ottima ma la risonanza magnetica di giugno parlava di possibile ripresa di malattia. Poi a ottobre la PET ancora buona. Insomma… navighiamo a vista!
Sii forte per la tua mamma.Un abbraccio
Bene per i marcatori e per la tac sicuramente a breve. Potrebbe essere proprio difficoltà con i farmaci? Io adoro Abemaciclib, ma so di più persone che hanno avuto effetti collaterali fastidiosi. Facci sapere!
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