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  • in reply to: gilli hope ricomparsa #20286
    Antonio
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      Se l’Azienda Sanitaria o Ospedaliera presso la quale hai effettuato un accertamento radiologico risulta già collegata al sistema di trasmissione immagini diagnostiche accessibile dal Fascicolo, nella lista documenti il Referto di radiologia presenterà anche l’icona “Scarica immagini”.   Dal sito dell’Emilia Romagna

      in reply to: gilli hope ricomparsa #20281
      Antonio
      Participant

        A riguardo al covid, oggi siamo andati a stregua di penitenti a digiuno all’ospedale per la tac alla moglie. Non c’è nessuno con la mascherina, nè in autobus, nè all’ospedale,  nè l’hanno gli infermieri e i medici che ti seguono, manco i pazienti in attesa.
        Ora portare la mascherina significa essere appestati. Bè c’è un vantaggio, ti scrutano poi stanno tutti distanti.
        Per le limitazioni alla tac anch’io ho visto diverse indicazioni controverse, penso che dipenda anche se è un total body, addome, o altro. Cmq come dite voi crocette infinite.

        in reply to: Frivolezze e osservazioni sul nostro aspetto #20224
        Antonio
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          Moda maschile.

          in reply to: gilli hope ricomparsa #20212
          Antonio
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            Non credere che non ti leggiamo, solo che molti di noi, non sa trovare le parole più giuste… è così difficile; dimostrare accondiscendenza può sembrare insincero, dimostrare apprensione può intensificare l’afflizione; lo stato d’animo con cui ognuno di noi affronta questo tremendo morbo è diverso, dopo pianti e notti insonni, ci si asciuga gli occhi per non apparire più ‘giù’ verso il partner, i figli o il vicino di turno.

            Quello che ho ‘sentito’ è che è meglio tenere la mente occupata, fa quello che ti piace, esci di casa come pare di aver capito anche se fa caldo, ora puoi osservare questo mondo pazzo in una realtà tutta diversa.

            Non so se ho scritto cretinaggini, ma oggi ho pensato a te.

            in reply to: L’ansia, la paura, la sfortuna. #20170
            Antonio
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              18 Luglio 2024

              Eccomi,

              Entriamo, c’è il primario, lo stesso che l’aveva operata dodici anni prima, la moglie molto caricata glielo rammenta, lui sfoglia e guarda il computer (fascicolo sanitario) poi dice… putroppo… abbiamo dei linfonodi positivi…
              (solo dopo, guardando i fogli ricevuti noto le dimensioni dei linfonodi, uno di 19 mm un altro di 17 e uno in alto di 13mm).

              Insoma stringendo, perchè quando capitano queste cose non sei molto presente con la testa, aggiunse: probabilmente la cura ormonale teneva sotto cura il tumore, finendola è riapparso.

              Alle nostre domande rispose che i markers tumorali non servono a niente, tanto che non si richiedono più, (si sa che non è totalmente vero) i linfonodi positivi sono diversi ma di natura poco aggressiva, ma si dovrà fare lo stesso una revisione (dissezione) ascellare, si comincia facendo una tac superiore per cercare la fonte, dopodichè avremo un altro colloquio.
              Hanno prenotato una tac per il 25, e subito un piccolo prelievo di sangue per vedere la creatinina. (mia moglie ha un solo rene – la sfortuna).

              Così siamo usciti anestetizzati come se questa faccenda fosse capitata ad una altra persona. Ora comincio a realizzare le ‘défaillance’ del sistema.

              – Se, se, se, ma il fatto che mi fa arrabbiare di più, che un ecografista deve vedere 19 mm e 17 e 13, e non uno solo da 6mm si e no. E chi è che mi assicura che non fossero già presenti un anno fa.

              Poi leggo…
              Gli ospedali italiani “dovranno aspettare fino al 2026 per sfruttare nuove tecnologie diagnostiche come Tac e risonanze magnetiche di ultima generazione, acceleratori lineari o ecografi digitali su cui il Pnrr investe ben 1,2 miliardi”…

              Buona vita a tutte voi

              in reply to: L’ansia, la paura, la sfortuna. #20161
              Antonio
              Participant

                All’appuntamento, capiamo che l’oncologa non vuole parlare ma fare i prelievi, la moglie entra e passano i minuti… venti , trenta, cinquanta alfine esce piangendo, dicendomi: ho paura che sia ritornato.

                Praticamente le hanno fatto di nuovo l’eco mammografia e hanno trovato altri linfonodi sopspetti, l’hanno massacrata con una decina di punture fra aghi aspirati e biopsie nel cavo ascellare, e l’oncologa le disse: signora si prepari, ma bisogna prenderla un po’ per volta.

                Aspettiamo gli esiti, l’altro ieri dopo solo 8 giorni ci arriva la chiamata per un appuntamento per domani 18 luglio. La fretta e l’esito così veloce non promette niente di buono.

                Ma mi domando, è possibile, ma l’ho letto in qualche parte, dei falsi negativi e della poca sensibilità dei markers, di non essere mai sicuri, nè di loro nè di una ecografia – fatta male? – vi consiglio perciò alla visita di dire di esaminare bene tutti i tre gruppi di linfonodi ascellari.

                Ora se i linfonodi sono positivi, bisognerà ricercare la fonte primaria, ma domani avremo le idee più chiare.

                in reply to: Radioembolizzazione fegato (SIRT) #11761
                Antonio
                Participant

                  Eppure… Anche se non ci si conosce, sapere che qualcuno pensa, ha pensato a te, anche se solo per dieci minuti, dedica un po’ del suo tempo, della difficoltà di mettere una parola dietro l’altra che non urti, – non conoscendoti – la tua sensibilità, che non siam le solite, dà la sensazione di un leggero defaticamento.

                  in reply to: Neoformazione Coroideale #11760
                  Antonio
                  Participant

                    “È andata bene, non è un tumore,” le prime parole che mi ha detto mia moglie, l’ho abbracciata come voglio abbracciare voi tutte per avermi permesso di stare nei vostri pensieri.
                    Non è stata mai fortunata, credo abbiamo passato più giorni negli ospedali che in ferie, dalla prima operazione per l’endometriosi e utero retroverso, fatta da un chirurgo che in seguito ci dissero avremmo dovuto denunciare, e poi un secondo intervento per mettere le cose a posto e un terzo per poi togliere tutto. Le cicatrici cheloidee che hanno chiuso l’uretere del rene che è morto affogato, il cancro al seno e l’osteoporosi, protrusioni alla colonna, cervicale e spalla…
                    È stata diagnosticato una vascolarizzazione secondaria, da tenere sotto controllo che non spinga sulla retina… Ma questa è un’altra storia.
                    Ora non realizziamo ancora bene la situazione, ma voglio ringraziarvi ancora per le vostre attenzioni.

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