Invito che accetto più che volentieri, seppur con leggero ritardo.
Una cosa è certa: queste esperienze non lasciano il tempo che trovano, non ci lasciano come ci hanno trovati. Si può essere saggi ed esperti della vita o ancora fragili ed immaturi, non importa, lasceranno comunque un segno e produrranno un cambiamento. La vita è un’altalena continua tra gioia e dolore, la virtù è quella di non lasciarsi sopraffare da nessuno dei due stati, ricordando sempre che l’alternanza è qualcosa alla quale non ci potremo mai sottrarre. Sono passati cinque anni, sono stato sfortunato essendomi ammalato giovane e maschio o sono estremamente fortunato perché, adesso, siamo al traguardo dei cinque anni? Non ho una risposta a questa domanda, posso con certezza ritenermi fortunato se penso al momento in cui ho aperto per la prima volta questo forum, ancora ignaro del fatto che dentro un male ci possa essere anche un grosso, enorme, infinito bene. Posso assicurare a chi legge che qui io abbia trovato delle persone con cui è nato il legame più caro e profondo che io possa descrivere. Preziose, nelle loro peculiarità, preziosi gli attimi condivisi. Custodisco sorrisi, momenti difficilissimi, mani che si stringono forte e sguardi che si illuminano anche nel buio.
Fermo restando un legittimo scoramento di fronte alla perdita della salute, è importante ricordare che Siamo capaci di adattarci, di resistere, di affrontare le situazioni mano mano che si presentino e, soprattutto (e questo mi è stato insegnato con mirabile esempio), siamo capaci di amare anche nei momenti più difficili e struggenti.