@daniela
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Ciao
Io sono del parere che gli amici devono essere invadenti, di quelli che non ti lasciano il tempo di pensare.
Questo genere di amica, non potrà dire niente di tanto sbagliato perché sarà talmente vicina a lei da sapere di cosa ha bisogno.
Per me è stato così. Ai miei amici, che non mi hanno mai abbandonata, devo davvero tanto.Grazie
Oggi ho voglia di condividere con voi il mio momento buono. Sono al mare..sembra una cosa semplice e naturale ma se mi guardo indietro e penso che a Natale ero bloccata nel letto con 4 costole rotte per l’eccessiva fragilità dovuta alle metastasi. È come se il tumore abbia deciso di vivere abbracciato al mio scheletro. Avevo bisogno di chi mi portasse in bagno. Poi sono passata alla sedia a rotelle, poi busto e collare. Ora giro con le stampelle, le mie fedeli compagne, le sto comprando di vari colori..grazie a loro faccio il bagno e raccolgo conchiglie…
Tutto questo mi fa ben pensare. Il cammino è lungo, a volte difficile, non spensierato e non so dove mi porterà ma ogni momento è prezioso, è bello perché sudato. La speranza di avere molto tempo si nutre di queste conquiste e io mi nutro di speranza.
Buon cammino.Salve a tutte.
Il punto credo è che nessuno sappia veramente rapportarsi con una persona malata di cancro e tutti dicono la prima cosa che gli passa per la testa e pare sensata, dando così il loro contributo. Pensano di incoraggiarci dicendoci..ma tanto tu sei forte oppure ti ammiro per come la stai affrontando..
Ma come altro devo affrontarla?
Io rispondo sempre che mi sembra naturale voler continuare a vivere e questo include anche continuare a sorridere, restare in piedi e non permettere alla malattia di prendersi troppo spazio ma quanto vorrei a volte non dover essere così forte e semplicemente riposare. Purtoppo nel mio caso, se mollo un po’, vedo che tutti crollano, mio marito, le mie figlie, mia madre, le mie sorelle..quindi devo stare sempre in tiro. Non mi sento un’eroina ma una persona normale a cui è toccata una malattia che non voleva ma vuole continuare a vivere.Salve a tutte.
Il punto credo è che nessuno sappia veramente rapportarsi con una persona malata di cancro e tutti dicono la prima cosa che gli passa per la testa e pare sensata, dando così il loro contributo. Pensano di incoraggiarci dicendoci..ma tanto tu sei forte oppure ti ammiro per come la stai affrontando..
Ma come altro devo affrontarla?
Io rispondo sempre che mi sembra naturale voler continuare a vivere e questo include anche continuare a sorridere, restare in piedi e non permettere alla malattia di prendersi troppo spazio ma quanto vorrei a volte non dover essere così forte e semplicemente riposare. Purtoppo nel mio caso, se mollo un po’, vedo che tutti crollano, mio marito, le mie figlie, mia madre, le mie sorelle..quindi devo stare sempre in tiro. Non mi sento un’eroina ma una persona normale a cui è toccata una malattia che non voleva ma vuole continuare a vivere.
