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Help Ciao a tutte, Vi seguo in silenzio e una volta ho anche aperto una discussione ma poi presa dalle mille cose non ho dato aggiornamenti. Scrivo per mia mamma che combatte un tumore metastatico partito dal seno e armai approdato a ossa, fegato e tracce ai polmoni. Dopo vari cambi di terapia, lo scorso hanno è stata inserita nel protocollo sperimentale del transumab, denosumab ecc ecc ma pur essendo stata inserita, le è capitato il farmaco di paragone e non lo sperimentale. Quindi viene monitorata con tac ed esami molto ravvicinati, come se facesse il nuovo farmaco ma di fatto, le è stata prescritta capecetabina. Fino ad oggi tutto ok ma dallo scorso anno, le hanno visto un piccolo nodo pelvico che con la tac della settimana scorsa è un po' cresciuto..naturalmente visita ginecologica per accertare di che si tratta. Quindi a questo punto la domanda è: si tratta di una cosa benigna, di una metastasi o per non farci mancare niente di una cosa nuova? E la stanchezza incombe imperante per me che sono la figlia figuriamoci per lei che si porta tutto sto peso! Così giusto per sfogarmi e avere una parola di conforto, grazie mille!!
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- 15/05/2023 at 22:10
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Una parola di supporto Ciao a tutte, mi chiamo Francesca e anche io come molte di voi vi seguo da un po', soltanto oggi, in preda all'ennesimo momento down ho deciso di scrivere sul forum. La mia storia è ricca di casi di tumore al seno, prima mia sorella, poi mia mamma e infine io, sorvegliata speciale che grazie ad una prevenzione e controlli serrati me la sono cavata con un tumore al seno al primo stadio. Tutto sembrava essere superato ma la parola di conforto che chiedo non è per me quanto per mia mamma che da 2015, dopo tre anni tranquilli dalla scoperta del tumore bilaterale, ha scoperto le metastasi, la malattia aveva ripreso a viaggiare. Nonostante lo spavento iniziale, tutti ci avevano rassicurato che le ossa erano ben gestibili e mia mamma, grazie a fulvestran+palpociclib+zometa ha potuto condurre una vita tranquilla fino allo scorso anno. A gennaio 2020 sembrava che la malattia avesse alzato nuovamente la testa ma per fortuna si trattava ancora delle ossa e grazie alla radioterapia, ha potuto continuare con la stessa terapia fino a Febbraio di quest'anno quando purtroppo abbiamo scoperto che i secondarismi avevano raggiunto anche il fegato. Cambio di terapia a maggio 2021 con aromasin+everolimus+zometa e via così! Eravamo tutti fiduciosi e pressoché tranquilli e fiduciosi grazie ai marcatori, che seppur di poco, stavano scendendo ed una TAC di Ottobre 2021, tutto sommato stabile e che evidenziava soltanto una situazione infiammatoria ai polmoni, attribuita dall'oncologa al farmaco.. poi il patatrac! Mia madre è risultata positiva al covid, ha dovuto sospendere la terapia (in totale con questa, sono 4 settimane di fermo) e momenti di affaticamento respiratorio! Domani dovrebbe fare il suo secondo tampone e spero sia negativo, il problema rimane la terapia..l'oncologa vuole ripetere una tac ai polmoni vista la precedente tac e la positività al covid...quando ho saputo questo, su spiegazioni anche del mio medico curante che mi ha decritto purtroppo uno scenario non positivo, la mia paura mi ha portato a pensare le stesse identiche cose...e se anche i polmoni ecc ecc...immaginate voi il resto. Se poi aggiungiamo il fatto che la sua oncologa che ad empatia e relazione con il paziente è a 0 e con cui faccio una fatica immane a comunicare, potete immaginare quanta voglia avrei di gridare e sbraitare. Cerco di essere positiva e di supportare mia mamma come posso ma confesso di essere stanca, non ho idea di quello che possono riservare i prossimi accertamenti ma avrei proprio bisogno di una parola di supporto..grazie a tutte anche solo per leggere le mie parole...mi sento un po' più leggera! 1 2 3
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- 22/06/2022 at 21:10
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