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Beba Amiche, mi dispiace irrompere nel forum con questa notizia, ma devo farmi coraggio, quel coraggio che Beba ha insegnato a tutte noi e che mi porterò dietro fino al mio ultimo respiro. La nostra meravigliosa amica, la donna più importante della mia vita è volata via questa notte. Non conosco nessuno che abbia amato la vita più di lei, e sarà sempre al mio fianco. Non ci saranno funerali, domani alle ore 14 una commemorazione nel cortile di casa sua (Via Sarpi 36 a Milano). Un caro abbraccio e ricordate sempre quello che ci ha insegnato, è il giusto modo per onorare la sua vita e fare in modo che sia sempre presente in mezzo a noi. 1 2 … 4 5
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- 18/02/2024 at 17:52
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Vita al contrario Ciao amiche care, visto che la Beba mi tira l'amo nel post sui gatti non posso esimermi dal passare a portarvi un saluto e un po' di belle notizie. Dunque, a parte i nervi lesi da pandemia (e ci mancava pure la sospensione di Astra Zeneca, avevo la prenotazione tra 3 settimane) quest'anno di peste è stato foriero di novità. Piccola premessa per spiegare il titolo del post: non esiste niente nella mia vita che sia andato secondo una linea di normalità (a parte lo studio). Immaginavo per me una famiglia tipo mulino bianco, e sono zitellissima con gatti. Immaginavo che il cancro si potesse accontentare di essersi portato via mia madre, e invece è venuto a trovare anche me. Immaginavo che la serietà e l'impegno sul lavoro sarebbero stati apprezzati sempre, ma non è stato così. Immaginavo di spararmi 4 viaggi l'anno, ed è arrivato il Covid. Eccetera. Come tante di voi sanno, il passaggio della malattia mi ha rimesso bene in movimento; certo, per ora l'ho sfangata, ma la guardia resta alta. Mi impegno però nel rendere il presente il famoso poema di nuove gioie. E proprio nell'anno della peste mi sono portata a casa la seconda laurea (progettata il 12 novembre 2015, al ritorno dalla risonanza magnetica: dovevo cercare qualcosa che non mi lasciasse affogare, e mi sono aggrappata allo studio e all'Alaska). Ho anche cambiato lavoro: ero talmente avvelenata dall'ambiente tossico in cui stavo che praticamente vivevo il lavoro come una condanna ai lavori forzati. Ora ai lavori forzati ci sono per davvero, ma sono contenta anche se sono affogata di cose da fare, perchè ho ritrovato la mia libertà intellettuale. Ho sofferto di insonnia da mesi, adesso da un paio di notti dormo e pure sogno dolci avventure. Chissà mai che la peste non mi porti una persona con cui fare un pezzo di strada insieme! Non so cosa mi porterà domani, ma so che ci voglio essere, e ben presente. Lascio a questo vento un bacio per tutte voi, un abbraccio
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- 21/03/2021 at 08:28
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5 anni… Ed eccomi arrivata ai mitici 5 anni dalla diagnosi…. che dal punto di vista clinico non mi danno proprio nessuna patente di tranquillità, ma sono un momento di riflessione e un'occasione per salutarvi. 5 anni fa a quest'ora ero accucciata in ingresso a piangere mentre i gattonzoli mi giravano intorno increduli, non sapevano cosa fare, non avevano mai visto la mamma singhiozzare così. Ora sto scrivendo la mia tesi di laurea. E' difficile dare una definizione a questi 5 anni: sono stati tutt'altro che spensierati, e pieni di dolori, ma se mi guardo indietro sono stati i più vitali della mia vita da adulta, io non mi ricordo come fossi prima. O meglio, me lo ricordo ma non ne ho nessuna nostalgia: lagnosa, mezza depressa, perennemente inguaiata con l'imbecille di turno, insicura, ecc ecc. Senza obiettivi, senza prospettive. Ora finalmente sono quello che sono sempre stata: una sonora testa dura, ma con tanta energia e tanta vitalità e con il desiderio di incanalarla solo in cose belle, strabattendomene altamente di chi non è in sintonia con me (anche se nel mio caso ad esempio è la mia famiglia di origine a essere un bel passivo, ma amen). Mentre piangevo mi ricordo che decisi di trovare un appiglio per non lasciarmi andare: non avevo ancora visto l'Alaska, e non volevo morire senza aver preso una laurea letteraria. Ho visto l'Alaska, e tanti altri posti incredibili: una bella mazzata smettere di viaggiare, ma la Natura qui vicino mi ha comunque offerto un bel rifugio. E nell'anno della Peste cambio pure il mio odiato lavoro, nuova Azienda dal 1 dicembre. Non ho dovuto aspettare il Covid per capire che la vita ci fa ripianificare tutto giorno per giorno, ma anche se so che verranno ancora momenti bui, sono sicura tutta la bellezza vissuta fino ad oggi mi darà ristoro. Le famose oscillazioni ci sono sempre, ma so che la luce torna, non dobbiamo mai smettere di cercarla anche a costo di farci venire il torcicollo. Abbracciamola, abbracciamoci (anche se virtualmente).
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- 19/11/2020 at 09:15
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Tempo prezioso Care amiche e amici, scrivo di getto dopo aver letto il bellissimo messaggio di Beba a ringraziamento del Don (cui mando un enorme abbraccio). Ecco, io in questo forum ho trovato persone in grado di andare sempre oltre qualsiasi bruttura e di stupirmi con un livello di umanità che riesce a dare un senso alla nostra vita effimera. Siamo tutti attaccati a un filo, tumore o non tumore, e ce lo dimentichiamo invece di brindare ogni giorno alla vita. E quindi scrivo, perchè ho latitato anche io cercando di allontanare la paura di una ricaduta. Sbagliando, perchè qui invece noi abbiamo sempre celebrato la vita (e grazie Giuseppe per il ricordo di tua mamma). Io non posso non pensare (e adesso grazie al caccavirus che un po' limita le mie folli giravolte di tempo ne ho) che senza l'incontro con il tumore non sarei la persona che sono adesso, cioè -finalmente- una persona in pace con se stessa. Non avrei incontrato molte persone meravigliose, non avrei imparato a farmi scivolare le stupidaggini di dosso, a mandare a quel paese chi se lo merita, ad amare (chi se lo merita, quindi gatti e amiche....:) come se non ci fosse un domani. Non sarei ancora andata in Alaska, non sarei diventata coordinatrice di Avventure, non sarei alla fine della seconda Laurea, non sarei io -oggi, 5 marzo 2020- un essere umano adulto e consapevole. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza. E sì, sono passati 4 anni e rotti e sto proprio da Dio. Vi voglio bene. 1 2
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- 10/03/2020 at 21:01
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Giornata autunnale E cade il 4° anniversario dal famoso urlo del mio ecografista.... Che malinconia..... nei giorni con tanto buio a volte è difficile rendersi conto che la primavera comunque tornerà. Lettera a mamma Tina Non ho mai avuto il coraggio di dirti che sei stata “troppo” mamma e che il tuo modello mi ha fatta sempre sentire inadeguata, io non sarei mai potuta essere come te. Sei stata “troppo” porto sicuro, e una volta venuta a mancare non sempre ho avuto il coraggio di buttarmi nelle tempeste della vita. Sei stata “troppo” oltre le miserie umane, nonostante le brutture e il male che non ti hanno quasi mai lasciata in pace tu hai vissuto questa vita con grazia, rendendo immortali anche le piccole cose (lo zuccotto, Sentieri, le carote a julienne) e facendoci sentire, tuo malgrado, goffi e inutilmente persi nei nostri mal di pancia. Io so che tu non avresti voluto che io dovessi rompermi in mille pezzi per far uscire la luce. Ma ora so che nei bivi dove ho spesso sbagliato strada tu vegliavi su di me in silenzio e con la leggerezza che una vita difficile non ci ha permesso di vivere appieno su questa Terra. Anche da lassù io so che tu mi hai dato di nuovo la vita.
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- 08/11/2019 at 18:46
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Ben ritrovate amiche carissime! Ciao amiche carissime! Arrivavo qui 3 anni fa e la vita mi sembrava finita... chemio sì/chemio no, inizio delle terapie, addio sogno di avere figli, ecc... Adesso invece, nonostante i dolori da terapia ormonale non mi diano tregua e abbia piantato su 2 bei kg sulla panza che non se ne vogliono andare, mi ritrovo a dire che da tempo non ricordavo di avere una vita così bella e piena. Sono sempre zitellissima e il lavoro è uno schifo, ma in questi 3 anni mi sogno girata mezzo mondo, sono diventata Coordinatrice di Avventure nel Mondo, ho avuto il part time verticale, ho svalicato degnamente la metà della seconda laurea, e sopratutto ho imparato a godermi il momento strabattendomene altamente di quello che pensano gli altri. Ho amiche meravigliose e 2 gatti fantastici, che non mi hanno mai mollata. Certo, la paura che la malattia ritorni c'è sempre, ma con quello bisogna imparare a convivere. Un pensiero per Barbara e Chiara77. La mia ricerca della felicità è un dovere morale nei loro confronti. So che ci accompagneranno sempre. e Un grosso abbraccio a voi!
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- 27/02/2019 at 19:23
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