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Ciao,
Sono stata operata nel 2014, tumore ormonale, anzi ormonalissimo. (ER 99%. Ancora un po’ e facevo en plein) Per i primi 5 anni esami del sangue completi con marker inclusi e visita oncologica semestrale; eco, mammo, ecografia transvaginale, densitometria ossea (causa Arimidex) più controllo in radioterapia per eventuali effetti collaterali ( so che forse è inusuale, ma loro lo propongono e io non vedo perché rifiutare) annuale.
Da quest’anno tutto annuale. Niente altro ma a me va benissimo cosi perché magari lo sarò anche, ma non ho nessuna voglia di considerarmi malata a vita.
AuguroniMi dispiace moltissimo. A settembre mi ha visitata per un secondo parere e il suo approccio mi era piaciuto tanto sia umano sia medico.
Ciao,
Ho “compiuto” 5 anni a giugno. Secondo il mio oncologo, avrei dovuto smettere Arimidex.
Io ci sono talmente affezionata che ho consultato un altro oncologo (il prof. Goldhirsch) che in virtù di un paio di fattori predittivi non eclatanti mi ha consigliato di prorogarlo per un anno e poi rivalutare il tutto.
Vista la totale mancanza di effetti collaterali, io continuerei senza problemi per 10 anni.
Vedremo.
In bocca al lupo.Viaggiare
Il tramonto da Westminster Bridge
Torino sotto la neve
La Valle d ‘Aosta
Il cinemaquote Cinzia.L” pid=’2069′ dateline=’1566479173:Salve a tutte! Volevo chiedere se voi vi siete fidate subito di chi vi ha fatto la diagnosi oppure avete chiesto un secondo parere. Perché ieri ho conosciuto quella che dovrebbe essere la mia oncologa, ovvero la dottoressa che mi ha preso in carico, e non mi è mica piaciuta molto! Ho fatto 3 domande in tutto e mi ha risposto spazientita, tanto che mi sono anche sentita un po’ stupida, e quando ho rifiutato l’inserimento del picc perché sto attendendo il 5/9 per il secondo consulto da un quello che è il medico di riferimento per i tumori al seno nello spazio di almeno due province, mi ha risposto “ ma lo sa che è un chirurgo e non un oncologo?” E allora, dico io? Cosa cambia? Si è pure quasi incazzata e mi ha liquidato il prima possibile! Sembrava proprio che avesse fretta di andarsene. Ora io capisco che non sia piacevole il lavoro che fanno, e non sto mettendo in dubbio la professionalità di nessuno, e mi stanno venendo pure un sacco di dubbi sul fatto di aspettare fino al 5 perché lei ha più volte sottolineato che devo iniziare la terapia prima possibile. Considerando che tac, analisi del sangue, scintigrafia, visita cardiologica, inserimento del repere (e picc) li devo fare tutti questa settimana, che solo per la tac ci vogliono 5 giorni lavorativi per avere la risposta ( ce l’ho in programma per il 30 che è venerdì), che la terapia non la posso iniziare prima di avere il risultato degli esami, io dico ma perché dottoressa ti incazzi e mi tratti male? Se devi essere tu la mia dottoressa di riferimento, cominciamo proprio bene… persino il mio medico di base che mi conosce da 40 anni ha detto che faccio bene a sentire un altro parere. Voi che dite?Ciao Cinzia,
io credo che ,al di là della professionalità, tra i medici come tra tutti gli esseri umani, ci siano persone splendide e stronzi da non dirsi. La cosa peggiore penso sia essere curati da una persona di cui non ti fidi e che non apprezzi. A me è capitato nel 2004. Mi avevano riscontrato un nodulo al seno destro che dopo un ago aspirato sembrava essere un carcinoma in situ. Il medico che mi seguiva, con cui non avevo un briciolo di feeling, senza neanche la certezza di una diagnosi ha iniziato a parlare di quadrantectomia, di chemio e voleva farmi fare un’ecografia al fegato per cercare eventuali metastasi. L’iter non convinceva per niente e, senza motivo apparente, mi spaventava molto farmi curare da lui. Il mio ginecologo di allora, mi ha consigliato di chiedere un parere al prof che a tutt’oggi è il mio oncologo. E meno male, perché con una banale biopsia il nodulo (che ho comunque tolto) si è rivelato un filloide benigno. Invece, quando nel 2014 il cancro è arrivato davvero, non ho avuto nessun dubbio.
Chiedi un secondo consulto senza problemi e fidati del tuo istinto. La vita è la tua.quote Divierrre” pid=’2032′ dateline=’1565701469:Cin cin io comincio a festeggiare questo tuo importante traguardo!Grazie!! 🙂
Ciao,
io ho fatto 20 sedute di radioterapia.
Sono stata operata ii 18 luglio e ho cominciato la radio il 4 agosto.Non ho fatto chemio.
Credo anche io che sia un problema di liste di attesa.Ciao,
il mio istologico era abbastanza simile al tuo, molto ormonale 99% estrogeno 90% progesterone.
Era un trifocale, la massa complessiva dei tre noduli era di 1,9 e il ki67 del 17%.
Non mi hanno proposto chemio adiuvante ma terapia ormonale per 5 anni, che sto finendo. Se mi avessero prospettato la chemio l’avrei ovviamente fatta, ma onestamente sono felice di essermela evitata. In questi 5 anni, passato lo shock della diagnosi totalmente inaspettata, la qualità della mia vita è sempre stata quella precedente l’operazione Quando sono stata operata avevo appena compiuto 50 anni , ero in menopausa da poco e la terapia ormonale non mi ha mai dato nessuno effetto collaterale (Arimidex). Non so se sarebbe andata nello stesso modo facendo chemio.
Quando ho chiesto al mio medico il motivo per cui non me l’aveva prescritta mi ha detto che secondo lui, nel mio caso,l’1% di probabilità in più di non avere recidive non giustificava 4/6 mesi di terapia non propriamente facile.
Per come sono io, il test lo farei. Se la chemio non fosse davvero necessaria, perché farla?
Ti faccio un mare di auguri.18 Febbraio 2019 at 13:30 in reply to: Esistono alimenti da eliminare del tutto dalla dieta per prevenire il cancro ? #985quote Beba2010″ pid=’622′ dateline=’1550488506:ho una posizione un po’ controcorrente rispetto alle eliminazioni di cibi che dovrebbero essere salvifiche in materia oncologica. in parte dipende dal fatto che ho avuto contatti diretti con persone che, in fase di malattia avanzata, hanno certamente accelerato la propria dipartita con assurde autoimposizioni e limitazioni che ne hanno certamente indebolito il fisico, in parte perché – per mia posizione, preciso, del tutto personale – ritengo che la convivenza obbligata con la malattia comporti un adattamento che non deve portare a peggiorare la propria situazione psicologica con rinunce faticose. non ci vuole il guru ampiamente pubblicizzato per spiegarci che bere un litro di cocacola tutti i giorni e mangiare solo coda alla vaccinara, ossobuco e babà alla crema forse non è la scelta giusta per garantirci una serena e lunga sopravvivenza: ormai anche i sassi sanno che la dieta variata e l’attività fisica sono fondamentali. però sono fermamente convinta, ad esempio, che, se eliminassi il cioccolato fondente e saltuari bicchieri di vino rosso, la mia capacità di affrontare quotidianamente l’idea di essere affetta da cancro e le chemioterapie che mi sciroppo ne uscirebbe significativamente peggiorata.Sei un mito. E hai ragione da vendere.
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