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mi ripresento La mia storia inizia nell'ottobre 2004: una sera, ancora al di fuori di ogni controllo, a 39 anni, le bambine di 4 anni e mezzo e 3 già dormivano, casualmente sentii un nodulo. Era grossino (2,5 cm), e con la risonanza si videro anche altri piccolissimi noduli, nove. Il 24/10 mi operai, mastectomia destra e svuotamento ascellare (1 positivo). Era un ca infiltrante G3, negativo agli ormoni e positivo al c-erb (+++). Feci la chemio, e poi anche l'herceptin. E mi iscrissi a questo forum, con grande beneficio. La chemio non fu insopportabile, anche grazie al port. Inizialmente il port fu lasciato, perché temevano una recidiva a breve. Poi … ho continuato a lavarlo, e ho aspettato a toglierlo, per scaramanzia, pigrizia e chissà cosa. Per quindici anni sono stata benissimo. Quest'anno, il 19 febbraio, preso il toro per le corna, grazie anche a una giovane dottoressa che mi ha un po' terrorizzato (dopo così tanti anni può sgretolarsi, lo devi togliere … subito!), ho fissato per toglierlo; con anestesia locale, l'"intervento" è stato fatto in sala operatoria. Anziché durare due minuti, sorprendentemente, il port non è venuto via, non c'è stato verso. Il chirurgo lo ha fissato con un nodo, e il catetere è rimasto dov'era, dentro. Quindi, il 28 febbraio, ho fatto una tac, per capire cosa fosse successo, che aderenze vi fossero, ecc. La tac ha dato risposte confortanti: a quanto pare, con un'operazione non banale ma fattibile, con una guida, questo coso potrà essere estratto. Peccato però che la tac abbia anche evidenziato, nel seno sinistro (quello rimasto), un piccolissimo nodulo, da indagare. Ho fatto la mammografia (negativa) e l'ecografia (trovato!!!), poi l'ago-biopsia (referto di carcinoma), la risonanza e, il 25 marzo, la mastectomia bilaterale: a sinistra, tolto tutto ma non il cavo ascellare (il l. sentinella era negativo) e inserito espansore; a destra, già che c'erano, hanno tolto la protesi (che ormai era bruttina) e inserito un espansore, così da riavere un aspetto al meglio. Il giorno, dopo, con drenaggi e punti, mi hanno rimandata a casa, perché stare in ospedale di questi tempi sarebbe stato troppo pericoloso. L'istologico è risultato molto diverso da quello di quindici anni fa: stavolta, a parte che è veramente piccolo (8 mm, e la parte infiltrante solo 2 mm), è positivo agli ormoni. Devo ancora fare la prima visita oncologica, ma forse a questo giro la chemio non mi toccherà. Nel frattempo, per puro caso, il 27 febbraio (dopo tanti anni), avevo fatto il test per il BRCA. In realtà volevo farlo fare alle mie figlie, ma mi hanno spiegato che per farlo a loro avrei prima dovuto farlo io. La risposta sarebbe dovuta arrivare entro aprile ma, dato lo scenario completamente cambiato, il risultato mi è stato comunicato prima, per telefono (causa covid) il giorno dell'operazione, al mio risveglio. BRCA2 positivo. E' stata una notizia sconvolgente, non me l'aspettavo. Non tanto per me (toglierò anche le ovaie … non so … ma ormai), quanto per il forte rischio (50%) per le mie figlie, che oggi hanno 20 anni e 18 anni e mezzo. Per adesso, questo è tutto. Sto molto bene, l'operazione sembra ben riuscita, fare la convalescenza in questi giorni assurdi, è stato per certi versi molto bello: tutti a casa con me, mi hanno servita in tutto, e lasciata in pace a recuperare. Il lavoro era già organizzato al pc, e non ha subito intoppi. Sono tornata a cercare il forum, ed eccomi qua, a condividere con tutti voi la mia nuova storia.
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- 15/09/2024 at 15:31
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