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    • Ciao, sono Arianna Ciao a tutti, appena iscritta e mi presento! Sono Arianna, ho 47 anni e sono in un momento un po’ delicato perché dopo un anno di cure molto efficaci partendo da una situazione disastrosa (sono her2+ ed in piccola parte ormonale, k diffuso già a scoperta oltre a seno, linfonodi seno, collo e soprattutto al fegato dove c’era un disastro assurdo, metastasi multiple di 6 cm) con sei mesi di taxolo e doppio blocco (e letrozolo) ho una inaspettata risposta quasi completa ad eccezione di una mts di 13mm al fegato. Purtroppo a gennaio, sempre con malattia sistemica quasi risolta, scopriamo con rmn ad encefalo numerose piccolissime metastasi al cervelletto. Ci sentiamo arrivati alla fine ma sia la radioterapista che mi assicura che può eliminarle del tutto efficacemente e lei dice definitivamente (panencefalica e mi chiedo…. Mi lascerà danni permanenti? Mi hanno assicurato che con le nuove macchine è evenienza molto rara) che l’oncologo che mi comunica che dopo la radio mi passeranno al deruxtecan (Enhertu) e mi dicono che ho ancora tanto da fare/provare. Lo spero tanto. Ho tante domande in testa su nuova terapia perché ora con doppio blocco sto benissimo ed anche al letrozolo mi sono abituata. Ho ancora la mia bella parrucchetta perché con radio ad encefalo cadranno e poi spero che con deruxtecan ricrescano. Ho bisogno di un po’ di incoraggiamento, ho un ragazzino di 11 anni ed un marito che amo tanto. Intanto mando un abbraccio enorme a tutte e tutti. 1 2

      Started by: Arianna76 in: Le nostre storie

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    • 29/09/2024 at 11:28

      Arianna76

    • Effetti collaterali letrozolo (Brestoral) + abemaciclib (Verzenios) Salve a tutte, vi leggo da diversi mesi e ho provato un certo senso di "conforto" nell'aver trovato questa community , ovvero uno spazio dove tutte voi vi sostenete e date forza a vicenda. Ho scoperto questo gruppo da quando hanno diagnosticato a mia madre di 61 anni un carcinoma al seno (Carcinoma infiltrante NST G2 ormono-responsivo  HER2 ++-, FISH non amplificato e secondarismi ossei).  Dopo svariati mesi, da quando mia madre ha fatto la biopsia e tutte le analisi e visite necessarie per la stadiazione, ha iniziato la terapia. Per le metastasi ha fatto due sedute di radioterapia per una situazione piuttosto delicata di una vertebra che stava via via premendo sul midollo. Finita la radioterapia, ha iniziato la cura con letrozolo una cp al giorno e Verzenios 2 cp al giorno (300 mg die) da circa due settimane e ad inizio ottobre deve andare a controllo (penso debba fare ulteriori esami del sangue). Vi scrivo perchè volevo chiedervi, se qualcuna di voi che sta facendo la stessa cura, ha manifestato effetti collaterali come febbre e forti dolori allo stomaco. Oggi abbiamo chiamato l'oncologo che ha tiene in cura, ma non avendo al momento la sua cartella clinica non può fare nulla e alla guardia medica le hanno dato un farmaco per diminuire l'aria che ha in pancia (pensa che i dolori allo stomaco siano causati da aria in eccesso)..ma io sono particolarmente preoccupata per la febbre e non so che fare...

      Started by: S.ester.s in: Terapia ormonale

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    • 28/09/2024 at 15:36

      Picchio

    • Ribociclib Ecco a voi gli ultimi aggiornamenti sul Ribociclib ( domani inizierò il mio 28° ciclo!!!!) Presentati a Chicago i risultati di una cura che migliora nettamente la sopravvivenza: Ribociclib è il primo inibitore CDK4/6 a dimostrare una sopravvivenza così alta nelle donne giovani con un carcinoma avanzato o metastatico Una delle presentazioni più attese a Chicago, al congresso annuale dell'American Society of Clinical Oncology, quella del tumore al seno avanzato o metastatico nelle donne giovani e giovanissime. Sotto i 39 anni, infatti, i casi di tumore al seno aggressivo stanno aumentando. E, per la prima volta, uno degli ultimi farmaci approvati per questa malattia ha dimostrato di riuscire ad aumentare la sopravvivenza complessiva (e non solo quella libera da progressione della malattia). Parliamo del ribociclib: dopo 42 mesi di follow-up, la sopravvivenza globale è stata del 70% per le donne trattate in prima linea con la combinazione ribociclib più terapia ormonale standard, rispetto al 46% di chi è stato trattato con la sola terapia ormonale standard (un inibitore dell'aromatasi o tamoxifen). Complessivamnte, il rischio di morte risulta ridotto del 29%. Sono questi i risultati finali dello studio MONALEESA-7, pubblicati anche sul New England Journal of Medicine. “Risultati così d'impatto sono quelli che speriamo di osservare in ogni studio clinico e raggiungerlo in una malattia inguaribile come il tumore al seno metastatico è un incredibile avanzamento per le pazienti”, commenta Sara Hurvitz, Medical Director della Jonsson Comprehensive Cancer Center Clinical Research Unit e Director of the Breast Cancer Clinical Trials Program presso UCLA. Lo studio Ribociclib è un inibitore delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6, due proteine che sottostanno alla progressione del tumore), approvato in Europa alla fine dello scorso anno per il trattamento di prima linea delle donne in premenopausa con un tumore al seno avanzato o metastatico, positivo ai recettori ormonali (HR+/HER2-). Lo studio MONALEESA-7 (di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo) ha riguardato 672 pazienti tra 18 e 59 anni. Questi risultati, raggiunti in anticipo rispetto a quanto atteso, aggiungono informazioni sia sull'efficacia sia sul profilo di sicurezza del farmaco, che risulta essere particolarmente attivo contro le CDK4: molecole che sembrano essere davvero cruciali nello sviluppo del tumore al seno e nella sua progressione. Ed è importante che anche l'Italia abbia partecipato. "Abbiamo avuto un ruolo da protagonista nel programma di ricerca clinica per lo sviluppo di ribociclib con circa 1.000 pazienti inclusi negli studi - afferma Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Senologia all'Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale di Napoli - l'obiettivo è la cronicizzazione del carcinoma mammario metastatico. Un traguardo sempre più vicino". Il significato della sopravvivenza globale L'aumento di sopravvivenza generale è un obiettivo difficile da raggiungere: è una misura diretta (al contrario della sopravvivenza libera da malattia) per capire se il trattamento è realmente in grado di aumentare l'aspettativa di vita delle persone colpite dal tumore. Dimostrare che un farmaco può aumentare la sopravvivenza generale è spesso difficile negli studi clinici, sia perché richiede di seguire i pazienti per tutta la loro vita, sia perché spesso questi ricevono molte linee di trattamento e la variabilità nella sequenza in cui vengono assunti può rendere difficile misurare in modo corretto questo parametro.   Il tumore al seno metastatico Il tumore al seno metastatico è la principale causa di morte per malattia oncologica nelle donne, in particolare nella fascia più giovane, tra 29 e 59 anni. Il rischio di sviluppare metastasi dopo una prima diagnosi di tumore al seno è stimata intorno al 20-30%. Nel caso di tumore sensibile agli ormoni femminili, un rischio sembra permanere anche dopo oltre 10 anni dalla prima diagnosi. In Italia una prima stima dei registri tumori (Airtum), indica che le donne che oggi vivono in Italia con tumore metastatico siano oltre 37 mila, ma non esiste ancora un registro ad hoc che tenga conto di incidenza e prevalenza reali. “Le donne giovani con un tumore metastatico vivono una condizione difficilissima”, conclude MJ DeCoteau, Executive Director della non profit canadese Rethink Breast Cancer: “Possono essere studentesse, mamme o appena all'inizio della loro carriera. Sapere che un trattamento già approvato ha dimostrato di poterle aiutare a vivere più a lungo è molto importante e dà speranza”. 1 2

      Started by: uffola in: Parlano di noi

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    • 27/09/2024 at 11:03

      Chicca

    • Farinata di ceci. A proposito dei ceci citati da Picchio in un altro post, c'è qualche Dura che sa fare bene la farinata di ceci? Perché mi si attacca sempre al fondo della teglia? Se ci metto la carta forno non si cuoce bene, senza si attacca. Boh!  

      Started by: NonnaL in: Off topic

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    • 23/09/2024 at 16:53

      chiarinu

    • Biopsia liquida Rieccomi. Fatto tac e fatto PET. Progressione confermata sui linfonodi addominali, forse anche interessamento del peritoneo difficile distinguere. Stomaco e polmone forse invece solo infiammazione  : polmone probabile per risposta al farmaco, stomaco comunque non si può sapere ora perché oncologo dice che gastroscopia non sarebbe dirimente. Per cui mi dice che lui farebbe una biopsia liquida ma sta tentando di vedere quanto ci metterebbe a prenotarla perché non sono organizzati inside. Ma allora non mi converrà in parallelo provare a farla anche all IEO? Come fareste? Ci sarà modo di arrivarci da esterno? 1 2

      Started by: Picchio in: La malattia avanzata

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    • 20/09/2024 at 17:09

      Picchio

    • seno compromesso Ciao a tutte, inizio una nuova discussione per la situazione di mia mamma. In cura per tumore al seno sn con metastasi alla colonna e allo sterno dal 2021. Ora é in cura con Enhertu, l'ultima tac che data di un mesetto fa non mostra progressione della malattia (ma nemmeno riduzione pero vabbé ci accontentiamo). Il problema é il seno.. non é mai stata operata e ora il seno é ripiegato su se stesso, é duro e gonfio. Ci sono anche delle vescicolette (metastasi cutanee) intorno al seno e ora che un ulceretta che brucia un po ma che per ora non sanguina (l'ulceretta era già presente a gennaio scorso ma con l'inizio di enhertu la pelle si era rigenerata) Anche i dottori non sanno spiegarsi che succede e purtroppo un operazione non é una possibilità per lei perché i rischi sarebbero troppi. Sono un po preoccuata..qualcuno di voi é nella sua stessa situazione? grazie mille in anticipo e coraggio a tutte

      Started by: verver in: La malattia avanzata

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    • 18/09/2024 at 07:40

      Eli75

    • Taxolo-Bevacizumab o CMF in seconda linea Care tutte vi scrivo per mia madre con tumore al seno metastatico osseo scoperto a marzo dello scorso anno. Ha effettuato piu' di un anno e mezzo di terapia con ribociclib+letrozolo ma ora dopo aumento molto veloce dei marcatori (partiti da oltre 3000, poi scesi fino a 160, ora risaliti fino a 2800 in pochi mesi) e progressione evidenziata dall'ultima pet di giugno, l'oncologa ha proposto un cambio terapia con Taxolo-Bevacizumab o CMF dopo pet che fara' a ottobre. Senza parlare di necrosi bocca che sta affrontando ormai da marzo. Qualcuna ha esperienze con le terapie proposte (Taxolo-Bevacizumab o CMF)? Cosa c'e' da aspettarsi in termini di posologia/risultati/effetti collaterali? grazie

      Started by: MaryB in: Chemioterapia

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    • 16/09/2024 at 10:51

      MaryB

    • mi ripresento La mia storia inizia nell'ottobre 2004: una sera, ancora al di fuori di ogni controllo, a 39 anni, le bambine di 4 anni e mezzo e 3 già dormivano, casualmente sentii un nodulo. Era grossino (2,5 cm), e con la risonanza si videro anche altri piccolissimi noduli, nove. Il 24/10 mi operai, mastectomia destra e svuotamento ascellare (1 positivo). Era un ca infiltrante G3, negativo agli ormoni e positivo al c-erb (+++). Feci la chemio, e poi anche l'herceptin. E mi iscrissi a questo forum, con grande beneficio. La chemio non fu insopportabile, anche grazie al port. Inizialmente il port fu lasciato, perché temevano una recidiva a breve. Poi … ho continuato a lavarlo, e ho aspettato a toglierlo, per scaramanzia, pigrizia e chissà cosa. Per quindici anni sono stata benissimo. Quest'anno, il 19 febbraio, preso il toro per le corna, grazie anche a una giovane dottoressa che mi ha un po' terrorizzato (dopo così tanti anni può sgretolarsi, lo devi togliere … subito!), ho fissato per toglierlo; con anestesia locale, l'"intervento" è stato fatto in sala operatoria. Anziché durare due minuti, sorprendentemente, il port non è venuto via, non c'è stato verso. Il chirurgo lo ha fissato con un nodo, e il catetere è rimasto dov'era, dentro. Quindi, il 28 febbraio, ho fatto una tac, per capire cosa fosse successo, che aderenze vi fossero, ecc. La tac ha dato risposte confortanti: a quanto pare, con un'operazione non banale ma fattibile, con una guida, questo coso potrà essere estratto. Peccato però che la tac abbia anche evidenziato, nel seno sinistro (quello rimasto), un piccolissimo nodulo, da indagare. Ho fatto la mammografia (negativa) e l'ecografia (trovato!!!), poi l'ago-biopsia (referto di carcinoma), la risonanza e, il 25 marzo, la mastectomia bilaterale: a sinistra, tolto tutto ma non il cavo ascellare (il l. sentinella era negativo) e inserito espansore; a destra, già che c'erano, hanno tolto la protesi (che ormai era bruttina) e inserito un espansore, così da riavere un aspetto al meglio. Il giorno, dopo, con drenaggi e punti, mi hanno rimandata a casa, perché stare in ospedale di questi tempi sarebbe stato troppo pericoloso. L'istologico è risultato molto diverso da quello di quindici anni fa: stavolta, a parte che è veramente piccolo (8 mm, e la parte infiltrante solo 2 mm), è positivo agli ormoni. Devo ancora fare la prima visita oncologica, ma forse a questo giro la chemio non mi toccherà. Nel frattempo, per puro caso, il 27 febbraio (dopo tanti anni), avevo fatto il test per il BRCA. In realtà volevo farlo fare alle mie figlie, ma mi hanno spiegato che per farlo a loro avrei prima dovuto farlo io. La risposta sarebbe dovuta arrivare entro aprile ma, dato lo scenario completamente cambiato, il risultato mi è stato comunicato prima, per telefono (causa covid) il giorno dell'operazione, al mio risveglio. BRCA2 positivo. E' stata una notizia sconvolgente, non me l'aspettavo. Non tanto per me (toglierò anche le ovaie … non so … ma ormai), quanto per il forte rischio (50%) per le mie figlie, che oggi hanno 20 anni e 18 anni e mezzo. Per adesso, questo è tutto. Sto molto bene, l'operazione sembra ben riuscita, fare la convalescenza in questi giorni assurdi, è stato per certi versi molto bello: tutti a casa con me, mi hanno servita in tutto, e lasciata in pace a recuperare. Il lavoro era già organizzato al pc, e non ha subito intoppi. Sono tornata a cercare il forum, ed eccomi qua, a condividere con tutti voi la mia nuova storia.

      Started by: rita-f in: Le nostre storie

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    • 15/09/2024 at 15:31

      rita*f*

    • Sospensione Kasqali Buongiorno a tutte, scusate l’intrusione, ma mi sono appena iscritta e non so ancora bene come muovermi. Ho 53 anni e ho un tumore al seno con metastasi al fegato. Sono un po’ “agitata “perché dopo solo un ciclo di ribociclib mi hanno sospeso la cura perché ho i globuli bianchi sotto le scarpe. Prendo comunque il letrozolo. Qualcuna di voi sa se c’è una terapia alternativa? L’oncologo non mi ha ancora contattato e in questo momento mi sento terribilmente giù. Grazie 1000 a tutte

      Started by: Nikoletta in: Terapia ormonale

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    • 15/09/2024 at 13:00

      M.77

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